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Estrae una pistola per sedare una rissa, ma uccide il figlio 23enne: imprenditore arrestato a Catania

Carlo Lo Verde, 23 anni, e un amico, hanno tentato di fermare l'uomo ma sono stati colpiti. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri che indagano coordinati dalla procura
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Mentre la provincia di Palermo è ancora sotto shock per la strage di Monreale, tre giovani uccisi e un 19enne in stato di fermo, a San Gregorio di Catania un imprenditore di 62 anni ha ucciso il figlio di 23 anni durante una festa per sedare una rissa. L’omicidio è avvenuto intorno all’alba in una villa, chiamata Heaven, di proprietà della famiglia. L’uomo ha sparato con una rivoltella 357 magnum al figlio, Carlo Natale Lo Verde (nella foto), colpendo anche un secondo giovane, amico della vittima, classe 1994. Il giovane ferito è stato trasferito all’ospedale Cannizzaro di Catania ma, al momento, è fuori pericolo di vita. L’uomo è stato arrestato per omicidio volontario. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri che indagano coordinati dal sostituto procuratore Rocco Liguori del pool di magistrati diretto dall’aggiunto Fabio Scavone.

La dinamica – L’uomo, disturbato dal rumore della festa, è intervenuto armato della pistola legalmente detenuta ma che non era autorizzato a portare con sé. Il figlio e l’amico hanno cercato di disarmarlo, ma durante la colluttazione sono partiti due colpi: uno ha centrato all’addome il 23enne, ferendolo mortalmente, l’altro il tallone dell’amico, un 30enne catanese. In questo secondo caso il proiettile è entrato e uscito all’altezza della caviglia. Giudicato guaribile in 15 giorni è stato già dimesso e dovrà ritornare in ospedale nei prossimi giorni per un controllo ortopedico.

La vittima – Calo Lo Verde era uno studente universitario iscritto alla facoltà di Economia e impresa dell’università di Catania con la passione per il padel, sport che praticava. I carabinieri di Catania stanno svolgendo “approfondimenti” sull’arma del delitto.

Le indagini – Sono stati ascoltati i testimoni e di “tutti gli interessati che hanno preso parte alla festa o che hanno comunque potuto aver modo di sentire” ha spiegato ai cronisti il comandante dei carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, capitano Riccardo Capodivento. “Pare che ci siano stati alcuni giovani che avrebbero cominciato una lite”, ha detto il militare parlando di “tragico evento”. Il 62enne “gestore della location avrebbe cercato di sedare gli animi e calmare la lite” e nel farlo “avrebbe estratto una pistola e sparato alcuni colpi in aria”. “Ci sarebbe stata un’escalation”.

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