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Conclave, il cardinale Angelo Becciu verso il passo indietro

L'alto prelato avrebbe preso la parola durante la congregazione generale per ribadire la sua posizione, quella di avere diritto ad essere elettore. Ma alla fine avrebbe comunque comunicato il passo indietro. Una decisione potrebbe essere comunicata in giornata con una nota ufficiale dello stesso cardinale
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Assente o presente? Il caso del cardinale Angelo Becciu potrebbe essere stato finalmente chiuso dopo giorni di polemiche e persuasioni. L’alto prelato avrebbe deciso di fare un passo indietro rispetto alla questione del suo ingresso in conclave, che inizierà il prossimo 7 maggio. Fonti presenti alla congregazione generale di lunedì mattina, hanno fatto sapere che Becciu avrebbe preso la parola per ribadire la sua posizione, quella di avere diritto ad essere elettore. Ma alla fine avrebbe comunque comunicato il passo indietro. Una decisione potrebbe essere comunicata in giornata con una nota ufficiale dello stesso cardinale. Il cardinale, condannato in primo grado dal Tribunale vaticano per lo scandalo del Palazzo di Londra è in attesa dell’appello e privato dei diritti connessi al cardinalato.

Prima stretto collaboratore, poi una delle delusioni più grandi per papa Francesco,Becciu è il cardinale che ha di fatto segnato le cronache giudiziarie vaticane degli ultimi anni. Il suo nome è legato a filo doppio al processo per uno dei più grandi scandali della Santa Sede, quello legato alla vendita del palazzo da 200 milioni di euro di Sloane Avenue, a Londra.
Ordinato sacerdote nel 1972, il prelato sardo vanta una lunga carriera ‘diplomatica’. Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede il 1° maggio 1984, ha prestato la propria opera presso le rappresentanze pontificie in Repubblica Centroafricana, Sudan, Nuova Zelanda, Liberia, Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti. Con Giovanni Paolo II è stato nunzio apostolico in Angola, a São Tomé e Principe. Sotto Benedetto XVI, invece, è stato nunzio a Cuba. Nel 2011 entra, invece, nella Segreteria di Stato come Sostituto per gli Affari Generali, ruolo poi confermato anche da papa Francesco. Nel 2018 Bergoglio lo nomina cardinale e l’anno successivo prefetto della Congregazione delle cause dei santi.

Il nome del cardinale Becciu, però, resterà agli annali per il suo coinvolgimento nello scandalo sugli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. Un’indagine dalla quale scaturì un lunghissimo processo di oltre due anni e 86 udienze al termine delle quali, nel 2023, il prelato venne condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Nel 2020, durante la fase di indagine, venne di fatto esautorato da papa Francesco, che ne accettò la rinuncia all’incarico di prefetto della Congregazione delle cause dei santi e ai ‘diritti connessi al cardinalato’. Conservò comunque il titolo cardinalizio, seppur senza alcun incarico nella Curia. Motivo per cui, il cardinale sostiene di avere ancora il diritto a partecipare al prossimo conclave per eleggere il successore di Francesco.

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