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Cosa fare a Pasquetta e nei ponti d’aprile? 15 esperienze da provare tra fioriture, capolavori d’arte, installazioni, danza e cacce all’uovo

Dalla full Immersion nelle fioriture di tulipani e azalee dei giardini botanici alla scoperta dei capolavori della pittura, dalle installazioni artistiche contemporanee alla plasticità del corpo in movimento, passando per la caccia al tesoro dell’uovo di Pasqua, ovviamente

Testo di Simona Griggio
4- Brescia, Palazzo Martinengo: “La Belle Époque” - 4/15

4- Brescia, Palazzo Martinengo: “La Belle Époque” - 4/15

Le brulicanti piazze parigine, i lunghissimi boulevard, gli eleganti interni borghesi, gli affollati caffè e i teatri, le donne con i loro cappelli e vestiti di pizzo colte nella quotidianità pubblica e privata “La Belle Époque. L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis” è la mostra dedicata alla Belle Époque che, inaugurata a gennaio a Brescia, prosegue fino al 15 giugno. Presenta al pubblico i capolavori che Boldini, De Nittis, Zandomeneghi, Corcos e Mancini eseguirono durante gli anni trascorsi a Parigi. Nella capitale francese questi pittori italiani si affermarono, conquistando i più raffinati collezionisti dell’epoca. I curatori Francesca Dini e Davide Dotti hanno ideato un avvincente percorso espositivo articolato in nove sezioni e ricco di oltre cento opere, per lo più provenienti da collezioni private solitamente inaccessibili, e da importanti istituzioni museali come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e il Museo Civico di Palazzo Te di Mantova.

Oltre a celebri dipinti quali il “Ritratto di signora in bianco” di Giovanni Boldini, “Sulla panchina agli Champs Elysées” di Giuseppe De Nittis e “Al Café Nouvelle Athènes” di Federico Zandomeneghi, è possibile immergersi nel clima artistico e culturale della Belle Époque grazie alla selezione di elegantissimi abiti femminili realizzati nelle Maisons di Haute Couture più raffinate, che divennero luoghi di ritrovo esclusivi dell’alta società; di coloratissimi manifesti – le cosiddette affiches – che pubblicizzavano i locali alla moda, cabaret, café chantant, spettacoli teatrali e grandi magazzini, disegnati da insigni illustratori come Cappiello, Dudovich e Metlicovitz, e di raffinatissimi vetri artistici dai decori ispirati alla natura, impreziositi da smalti, dorature e incisioni, realizzati da Emile Gallé e dai fratelli Daum per arredare le case della ricca borghesia.

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