A Palazzo Barberini di Roma, dove è in corso la mostra “Caravaggio 2025”, l’étoile Roberto Bolle ha danzato fra i dipinti dell’esposizione. Le immagini, realizzate a notte fonda nel museo vuoto sono straordinarie: il ballerino sembra fondersi letteralmente con il dipinto, con le sue luci-ombre. E’ stato questo il primo passo per l’interpretazione dell’opera di Mauro Bigonzetti “Caravaggio”, che Bolle porta per la prima volta in Italia il 9 maggio a Firenze al Teatro del Maggio Fiorentino e dal 15 al 21 maggio al Teatro degli Arcimboldi di Milano.

Portare l’opera intera del coreografo Bigonzetti ispirata alla vita di Michelangelo Merisi in Italia era un sogno che Roberto Bolle, da pochi giorni arrivato ai 50, accarezzava da tempo. La coreografia, potente e viscerale, racconta la vita del controverso artista, genio ribelle, e trasforma in movimento la drammaticità e la teatralità rivoluzionarie del grande pittore. L’étoile internazionale, affiancato da un cast di talenti, danzerà sulle musiche di Claudio Monteverdi Orchestrate da Bruno Moretti. Scenografie di Carlo Cerri.