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Dopo il caso Simonetta Kalfus, nuove accuse a carico del chirurgo Carlo Bravi: indagato per sequestro e lesioni

A marzo 2024 Bravi avrebbe "sedato e sottoposto un'altra paziente ad un secondo intervento migliorativo contro la sua volontà", dopo che il primo non era andato bene e la paziente se ne era lamentata
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Indagato a seguito del decesso di Simonetta Kalfus, al chirurgo Carlo Bravi vengono ora rivolte nuove accuse da parte di un’altra ex paziente, accuse formulate dalla Procura di Roma relativamente al sequestro di persona e lesioni. A quanto si apprende, la vittima si era sottoposta ad un intervento di mastoplastica al seno sinistro in data marzo 2014 presso lo studio di Bravi. I risultati dell’operazione però non erano andati come previsto dalla paziente che, a distanza di un mese, era tornata dallo specialista per chiedere ragguagli. Secondo le ricostruzioni della donna, il dottore le avrebbe proposto un nuovo intervento migliorativo che però la paziente avrebbe rifiutato. A quel punto il chirurgo, con una collega, avrebbe allontanato la madre della vittima, in modo da restare solo con la donna, per poi sedarla contro la sua volontà. Risvegliata, la vittima si sarebbe accorta dell’avvenuto intervento denunciando, pochi giorni dopo, l’accaduto.

Il medico è chiamato ora a rispondere alle accuse di sequestro di persona e lesioni, una per ciascuna operazione a cui la donna è stata sottoposta. Come riporta Fanpage, l’udienza è prevista per il prossimo 23 aprile. Intanto i pm hanno chiesto la sospensione dalla professione del chirurgo. Richiesta che dovrà essere accettata (o respinta) dal Giudice per le indagini preliminari Paolo Scotto Di Luzio.

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