Tra le new entry della quinta stagione di “Mare Fuori” c’è Samuele (interpretato da Francesco Luciani), appena arrivato dal Nord. Samuele mette piede in IPM – Istituto Penale per i Minorenni di Napoli con le peggiori intenzioni, pronto a seminare caos intorno a sé e a trarne profitto. Con l’aiuto del suo inseparabile amico Federico (Francesco Di Tullio), riesce a irretire alcuni dei detenuti, mentre non ha alcuna paura a scontrarsi violentemente con altri. Federico sostiene ogni azione e ogni scelta dell’amico, come se fossero insieme un cane a due teste.
In una intervista al settimanale Chi, Francesco Luciani ha dichiarato: “Mi hanno detto che ero fastidioso, viscido, unto da vedere, che facevo un po’ schifo. Il mio personaggio, Samuele, è così, sicché sono riuscito nell’intento e sono felice che mi dicano questo”.
E ancora: “Samuele è un voltafaccia e ovviamente non condivido nulla dei suoi pensieri, soprattutto per quanto riguarda il razzismo e l’omofobia, e ci mancherebbe… Interpretandolo ho capito che tutti, in alcune situazioni, possiamo provarli. Poi sì, mi sono affezionato a lui perché mi ha insegnato a farmi scivolare le cose addosso. Troppo spesso ci facciamo toccare tanto dalle cose più inutili”.
Poi ha parlato del rapporto con Napoli, dove ha vissuto per settimane durante le riprese: “La città in sé non l’ho vissuta tanto perché per quattro mesi mi sono focalizzato su quello che dovevo fare. Mare Fuori è davvero una famiglia, la prima che mi viene in mente, se penso a quei quattro mesi, è ‘accoglienza’, la seconda ‘dialogo’. Mi ricordo che il primo incontro che ho fatto sul set è stato Domenico Cuomo che interpreta Cardiotrap. Mi ha fatto un discorso che ricordo parola per parola, mi diceva: ‘Fra siamo qua io e te e dobbiamo trasmettere amore, ma non l’amore tra noi due, l’amore che mettiamo nel nostro lavoro’“.