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Prato, non si ferma l’escalation di violenza: uomo ridotto in fin di vita a colpi di mazza

La procura  guidata da Luca Tescaroli e la squadra mobile indagano da tempo sull'escalation criminale tra gruppi cinesi che va avanti dal giugno 2024
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Lo hanno ridotto in fin di vita a colpi di mazza. Non si ferma l’escalation di violenza a Prato, la città segnata negli ultimi mesi dalla cosiddetta guerra delle grucce, una faida all’interno della comunità cinese per la gestione del mercato degli appendiabiti. Se anche l’ultimo pestaggio è scattato per gli stessi motivi spetterà agli investigatori capirlo. Di sicuro al momento c’è solo che un uomo è stato ridotto in fin di vita a colpi di mazza all’interno di un circolo in via Filzi. Ferita in modo grave anche una donna.

L’uomo è stato operato d’urgenza al cervello all’ospedale di Careggi (Firenze) ed è in fin di vita. I due feriti fanno parte di un gruppo di tre persone arrivato da Francoforte. Sono stati assaliti da un gruppo di uomini armati che hanno fatto irruzione al circolo ricreativo Jld Music. La procura guidata da Luca Tescaroli e la squadra mobile indagano da tempo sull’escalation criminale tra gruppi cinesi che dal giugno 2024 è in corso a Prato.

Dopo aver fatto incursione dentro un’area appartata del circolo gli aggressori hanno individuato tre persone, due uomini e una donna, e le hanno assalite. In particolare, si sono accaniti con l’uomo colpito ripetutamente alla testa e in altre parti del corpo. I tre cinesi erano arrivati a Prato dalla Germania, probabilmente per trattare affari. La comunità cinese pratese, infatti, tiene stretti collegamenti con i connazionali nelle città europee, fra cui Parigi, Madrid, Francoforte.

Da mesi, come ha raccontato Il Fatto Quotidiano, la procura indaga sui clan cinesi e sulla “guerra delle grucce” scoppiata tra gli industriali orientali. Si tratta della produzione di appendiabiti, un business che vale 100 milioni di euro l’anno solo nel distretto del tessile abbigliamento di Prato. In questo ambito si fronteggiano almeno due gruppi con incendi e aggressioni, anche all’estero: nei giorni scorsi a Madrid e Parigi – nella capitale spagnola il 28 febbraio, in quella francese l’11 marzo – sono stati incendiati i magazzini della medesima società. La stessa colpita da un attacco simile a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, la notte del 15 febbraio. In quell’occasione furono incendiati i magazzini di altre due ditte, colpiti con esplosioni simultanee di pacchi incendiari.

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