Dopo i vaccini, il fluoro. Il ministro della Sanità Kennedy jr vuole che i Cdc smettano di consigliarlo

Non pago di aver consigliato la vitamina A per combattere il morbillo – causando in Texas il ricovero di una decina di bambini non vaccinati con problemi al fegato – il segretario alla Sanità americano Robert F. Kennedy Jr – che dopo la morte di due piccoli è stato costretto a riconoscere l’utilità del vaccino – ha dichiarato che intende raccomandare ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) – i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie già finiti nel mirino dei tagli dell’amministrazione Trump – di smettere di consigliare di mettere il fluoro nell’acqua. Una battaglia antiscientifica, come quella dei vaccini, che il nipote di Jfk porta avanti da anni.
E così, secondo quanto riportato da Politico, l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti (Epa) ha annunciato che sta esaminando “nuove analisi scientifiche” sui potenziali rischi per la salute del fluoro nell’acqua potabile, una misura adottata negli Usa negli anni 50 quando l’igiene dentale era ancora poco diffusa. Si tratta della stessa agenzia che il presidente Usa vuole smantellare. Fino a 1.155 chimici, biologi e altri scienziati potrebbero essere licenziati nell’ambito di un piano per smantellare l’Office of Research and Development. E così le nuove analisi sembrano essere l’insolito tentativo di dimostrare all’amministrazione di valutare anche improbabili rischi, già scartati dalla comunità scientifica.
Il mese scorso l’amministratore dell’Epa, Lee Zeldin nominato da Trump, ha affermato di voler tagliare il 65% del budget dell’agenzia: si tratterebbe di una riduzione drastica, che secondo gli esperti potrebbe ostacolare per esempio i miglioramenti sull’acqua pulita e le acque reflue, il monitoraggio della qualità dell’aria, la bonifica di siti industriali tossici e altre parti della missione dell’Epa. I restanti membri dello staff verrebbero collocati altrove all’interno dell’agenzia “per fornire una maggiore supervisione e allinearsi alle priorità dell’amministrazione”.
Intanto lo Utah, governato dal repubblicano Spencer James Cox, è diventato il primo Stato a vietare la sostanza, superando l’opposizione di dentisti e organizzazioni sanitarie nazionali secondo i quali la mossa avrebbe portato a problemi di salute soprattutto per le comunità a basso reddito. Nel 1950 i funzionari federali hanno approvato la l’introduzione del fluoro nell’acqua per prevenire la carie e nel 1962 hanno stabilito delle linee guida sulla quantità da aggiungere. Kennedy ha definito il fluoro una “pericolosa neurotossina” e ha affermato che è stato anche associato ad artrite, fratture ossee e malattie della tiroide. Alcuni studi hanno suggerito che tali collegamenti potrebbero esserci, ma a livelli di fluoro superiori a quelli raccomandati.
Resta in contatto con la community de Il Fatto Quotidiano