SAINT LAURENT, BUCCELLATI, ETRO E GUCCI - 3/9
Saint Laurent si avventura invece nel portare alla luce e valorizzare oggetti e personaggi importanti della cultura e del design; il direttore creativo della maison Anthony Vaccarello ha infatti recuperato quattro pezzi progettati dall’architetta francese Charlotte Perriand tra il 1943 e il 1967 mai entrati in produzione o rimasti solamente bozzetti e prototipi. Tra questi, il divano di sette metri creato per la dimora parigina dell’ambasciatore del Giappone e il “table mille-feuilles”, un tavolo mai realizzato prima. I pezzi saranno visibili al Padiglione Visconti dall’8 al 13 aprile.

Da non perdere Etro: nella boutique di via Pontaccio è allestita la mostra “5 THREADS: 40 YEARS”, che celebra l’iconico paisley Arnica. L’esibizione porterà il visitatore a camminare lungo tutto il processo di creazione del tessuto, fino a regalargli a percorso finito uno sgabello fatto con Arnica. Anche Gucci presenta una mostra che omaggia il proprio heritage: “Gucci | Bamboo Encounters” esplora il ruolo del bambù nella storia del brand. L’evento, allocato ai Chiostri di San Simpliciano dall’8 al 13 aprile, è stato curato dallo studio interdisciplinare 2050+ fondato da Ippolito Pestellini Laparelli, ed esporrà sette progetti di designer contemporanei che hanno come protagonista il bambù, impiegato in modo rappresentativo delle provenienze generazionali e geografiche dei designer.
Merita una visita anche Buccellati “Naturalia”, una mostra che trascende la semplice esposizione per farsi autentica immersione sensoriale. Sotto la regia visionaria di Balich Wonder Studio, lo spazio di Piazza Tomasi di Lampedusa si metamorfosa in un eden argenteo, un palcoscenico onirico dove la collezione Buccellati Silver Nature pulsa di vita propria.”Naturalia” è infatti un attraversamento di regni naturali distinti, evocati con maestria attraverso installazioni site-specific e avvolgenti paesaggi sonori. Si inizia con l’imponenza silente delle vette montane, la cui maestosità si riflette nelle sinuose forme dell’argento lavorato. Si prosegue con il fascino mistico delle foreste, dove l’aria vibra di suoni segreti e le creazioni Buccellati paiono germogliare come preziosi frutti. Infine, si giunge alle tranquille profondità marine, un abisso di calma e mistero in cui l’argento cattura i riflessi liquidi e le movenze sinuose del mondo sommerso. Questo universo sospeso tra sogno e realtà prende vita grazie alla simbiosi tra la maestria artigianale di Buccellati e la scenografia vegetale visionaria dello Studio Mary Lennox. Installazioni digitali si intrecciano con la rigogliosa presenza del verde, creando un dialogo inatteso e suggestivo tra la concretezza della materia e l’evanescenza del virtuale.
