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Caos Milan, bloccato l’accordo con Paratici: le ragioni di un epilogo surreale

Dopo l'intesa verbale e la firma ormai scontata, le cose sono improvvisamente cambiate: il problema è legato alla squalifica fino al 20 luglio, che però era già nota
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Il Milan si (ri)trova a (ri)vivere una situazione surreale. Di quelle a cui in questi mesi ha abituato i suoi tifosi. L’episodio più clamoroso è stato di certo l’esonero di Paulo Fonseca del 29 dicembre scorso, dopo il pareggio casalingo contro al Roma: in conferenza stampa l’allenatore professava fiducia, mentre nella stanza a fianco si stava definendo il suo allontanamento per ingaggiare Sergio Conceiçao. Lo specchio di una confusione che all’ambiente rossonero non è di solito appartenuta, ma che si è riflessa anche sul campo, con i risultati deludenti di questa stagione. Tanti segnali di difficoltà che hanno portato alla frattura tra Furlani e Ibrahimovic e alla ricerca di un direttore sportivo esperto, individuato nella figura di Fabio Paratici. Ma ora è di nuovo il caos. L’intesa raggiunta è bloccata, anzi quasi saltata. Assurdo, perché l’accordo verbale tra le parti era stato raggiunto, la stretta di mano c’è stata. Ma il manca solo la firma, che di solito è indice di una chiusura imminente, in questo caso è diventato un ostacolo: quello della squalifica che grava sul dirigente ex Juventus e Tottenham e dalla quale il Milan si vuole assolutamente tutelare.

La spiegazione
Ci sono due elementi da ricordare. Il primo è la cosiddetta indagine Prisma: l’inchiesta penale sul caso plusvalenze che ha scosso l’ambiente juventino negli anni scorsi e che ha riguardato in prima persona proprio Paratici. L’udienza si terrà a metà aprile, potrà avere ripercussioni a livello, appunto, penale, che però viaggia su un binario diverso da quello sportivo. Di questo, in sostanza, il Milan si preoccupa ma relativamente. Il problema è più relativo alla squalifica di 30 mesi che Paratici sta già scontando e che gli è stata comminata dalla Giustizia Sportiva. L’anno scorso, proprio ad aprile, era riuscito a ottenere in appello una riduzione dell’inibizione: Paratici, insomma, avrebbe potuto lavorare ma con poteri limitati. La fine della pena? Il prossimo 20 luglio, quando il calciomercato sarà già iniziato da un pezzo.

Ecco, il nodo è proprio questo: chi porterà avanti il mercato fino a quel giorno? Che possa farlo Paratici è escluso categoricamente: è squalificato, sa di essere tenuto sotto controllo e il Milan non vuole finire nell’occhio del ciclone per eventuali deferimenti. Per questo motivo in questi giorni i legali delle parti stavano valutando possibili exit strategy, per fare in modo che tutti fossero tutelati al meglio. Ma gli accordi, al momento, non si sono trovati. E i cavilli sono diventati ostacoli così bloccanti da portare a una brusca frenata. Paratici sarà il nuovo direttore sportivo? La risposta è che se fino a due giorni fa l’ottimismo era sovrano, ora le cose sono improvvisamente cambiate. Con tanti dubbi sul modus operandi rossonero che ha portato a un ennesimo ribaltone.

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