Antonino Cannavacciulo torna con Cucine da Incubo, dal 6 aprile su Sky Uno. Le storie, quelle di chi fa fatica a mandare avanti un ristorante per motivi diversi, e che hanno bisogno qualcuno che aggiusti la cucina, il menù e anche le dinamiche personali. Di rito l’intervista a un quotidiano, stavolta Repubblica, che lo chef ha concesso per parlare di sé e dei suoi prossimi 50 anni che però conta, ha smesso da quando ne aveva 18 perché “è da vecchi contare gli anni… A vent’anni ho fatto un sacco di stronzate, e le rifarei tutte. I miei ragazzi mi confidano i loro dubbi, e io dico sempre: fate quello che vi dice il cuore. E guardate il cielo, recitate una preghiera”.
A convicerlo a fare tv è stata sua moglie Cinzia, che “è una donna intelligente, e nell’intelligenza c’è tutto. Ha capito quando volevo fermarmi, sa quando mi deve girare intorno e quando deve allontanarsi. Sono stato fortunato, è anche una grande mamma”. Un Cannavacciuolo in forma, che ha perso peso per un cambio “di abitudini : la colazione è mia, il pranzo lo divido con un amico, la cena la lascio al nemico. Mangio salato la mattina, a pranzo non ho fame, la sera vado a dormire leggero”.
Si sente sexy, lo chef? “Ma no! Sono normale. A qualcuno piaccio, ad altri no. Non vado alle feste, mi concentro sul lavoro, la famiglia e i ragazzi”. Se ha un rimpianto è quello di “non essere andato all’estero da giovane. Ho fatto dei mesi in Francia, in Giappone, ma troppo poco. Mi manca la mentalità americana”. E a proposito di viaggi, quello di Cucine da Incubo inizia dalla Germania, per la precisione Rottendorf, al ristorante La Dolce Napoli. Orrori culinari ma anche una famiglia da ‘rimettere in sesto’. Vedremo come andrà…
