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Torna l’ora legale, ecco quando bisogna spostare avanti le lancette (e quali benefici si possono trarre)

Per via del cambio dell'ora, stanotte dormiremo un'ora in meno

di F. Q.
Torna l’ora legale, ecco quando bisogna spostare avanti le lancette (e quali benefici si possono trarre)

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo diremo addio all’ora solare. Lancette avanti di un’ora, quindi, e si torna all’ora legale. Da domani, le giornate si allungano e si sfrutta meglio la luce naturale, con un occhio al risparmio energetico. Il cambio scatta tra sabato 29 e domenica 30 marzo, alle 2 di notte: un piccolo stravolgimento del sonno per molti, ma anche un segnale del ritorno alla bella stagione e un beneficio per le bollette.

Occhio agli orologi analogici e digitali più datati, che andranno regolati manualmente. Smartphone, PC e dispositivi smart, invece, si aggiorneranno da soli, ma è sempre meglio verificare. Il passaggio all’ora legale non è solo una questione di abitudine: anno dopo anno, garantisce milioni di euro di risparmio per il Paese. L’ora legale, infatti, allunga le giornate, posticipando l’uso della luce artificiale e tagliando i consumi. Un aiuto concreto, specie con l’energia sempre più cara. Ma il risparmio è davvero significativo? Secondo Terna, nel 2024 l’Italia ha evitato di consumare 340 milioni di kWh, pari al fabbisogno di 130mila famiglie. Tradotto in euro: 75 milioni in meno sulle bollette.

Da anni in Europa si discute sull’abolizione dell’ora solare, con l’idea di mantenere stabile l’ora legale per sfruttare meglio la luce naturale e ridurre i consumi. Il Parlamento Europeo si era espresso a favore dello stop al cambio d’ora già dal 2019, ma la proposta è stata rimandata e mai attuata. Intanto, il sistema attuale continua a garantire benefici concreti: solo nel 2025, l’Italia risparmierà circa 400 milioni di kWh, pari al consumo annuo di 150 mila famiglie, evitando l’emissione di 205 mila tonnellate di CO₂ e tagliando i costi energetici di circa 66 milioni di euro.

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