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“Potrei inventarmi molte possibili scuse ma credo che sia meglio essere onesto: non sono riuscito a scriverlo. Che figura di m****”: Luca Bizzarri rimanda il suo spettacolo

In un'intervista al Secolo XIX e in una lettera inviata al Politeama Genovese, l'attore spiega: "Avrei potuto abbozzare un testo mettendo insieme vari pezzi, ma non me la sento di fare una cosa del genere dopo il calore che mi avete regalato negli anni. Meritate uno spettacolo nuovo e all’altezza del primo. E ci sarà.

di F. Q.
“Potrei inventarmi molte possibili scuse ma credo che sia meglio essere onesto: non sono riuscito a scriverlo. Che figura di m****”: Luca Bizzarri rimanda il suo spettacolo

“Non hanno un amico”. Un modo di dire che Luca Bizzarri ha iniziato a usare su X a proposito di personaggi dell’attualità politica (e non solo) e che è diventato il titolo di un podcast di Chora News scritto dall’attore e da Ugo Ripamonti. Un successo, tanto da arrivare anche a teatro con una prima edizione. E con una seconda, la cui première era prevista per il 7 marzo a Genova ma che è stata spostata al 23 ottobre.

Come mai? “Ho fatto una figura di ***** ma è meglio dire la verità”, le parole del comico al Secolo XIX. A cosa si riferisce lo spiega in una lettera indirizzata al Politeama Genovese: “Mi rivolgo a voi, che siete stati così gentili da aver già riempito da tempo la sala del Politeama Genovese per lo spettacolo Non hanno un amico 2 che avrebbe dovuto debuttare a marzo, nella mia adorata e complessa città. Ho scritto avrebbe dovuto perché, come avrete capito, non sarà possibile che ciò avvenga”, le parole di Bizzarri. Che è successo? “Qui potrei inventarmi molte possibili scuse e fantomatici impegni ma credo che la cosa migliore sia essere onesto con voi: non sono riuscito a scriverlo. Ci ho provato, ma la marea di impegni che mi stanno riempiendo le giornate, gli spettacoli in giro per l’Italia, sia da solo che con un’altra compagnia, e la scrittura del podcast semplicemente non me lo stanno permettendo: ci ho provato, non ce l’ho fatta. So perfettamente che avrei potuto e dovuto immaginarlo ma confesso di aver peccato di presunzione, ero sicuro di riuscire e mi sono vergognato un po’ trovandomi davanti alla realtà di una pagina maledettamente bianca”.

E ancora: “Avrei potuto abbozzare un testo mettendo insieme vari pezzi, ma non me la sento di fare una cosa del genere dopo il calore che mi avete regalato negli anni. Meritate uno spettacolo nuovo e all’altezza del primo. E ci sarà. La cosa migliore è che io mi prenda del tempo e che rimandi questo numero 2 nella stagione autunnale. Mi scuso ancora, perché alla mia età forse si pensa di poter fare cose che, invece, richiedono più tempo del previsto, e avrei dovuto saperlo. Vi abbraccio forte sperando di vedervi presto a teatro”.

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