Il killer cannibale ha ottenuto la libertà condizionale. Tyree Smith, il 35enne statunitense a cui era stata data l’infermità mentale e quindi dichiarato non colpevole, ora è libero. Nel 2011 Smith aveva massacrato Angel ‘Tun Tun’ Gonzalez con un’ascia e dopo ne aveva mangiato alcune parti del corpo. Il killer cannibale aveva spiegato che mentre beveva del sakè aveva mangiato un bulbo oculare e un pezzo di cervello di Gonzalez sostenendo che il tutto aveva sapore di ostrica. Il Psychiatric Security Review Board (PSRB) dello Stato del Connecticut ha deciso che a Smith sarà consentito di lasciare il Connecticut Valley Hospital di Middletown già venerdì. In origine era previsto che rimanesse in una struttura psichiatrica di massima sicurezza per 60 anni.
Il controverso verdetto del consiglio di amministrazione dell’ospedale ha però ribaltato tutto sostenendo che la schizofrenia di Smith, insieme ai suoi disturbi legati alla droga e all’alcol, sono sotto controllo grazie al trattamento farmacologico. “Una volta stabilizzato è diventato una presenza davvero rassicurante per gli altri pazienti”, ha avuto il coraggio di affermare uno psichiatra del manicomio. La libertà condizionale significa che Smith vivrà in una struttura comunitaria sotto stretta supervisione mentre proseguirà il pesante trattamento di farmaci prescritto. I medici hanno anche ammesso che se Smith interrompesse la terapia farmacologica, potrebbe diventare una pericolosa minaccia per la società.
Il corpo mutilato di Gonzalez venne trovato in un appartamento di Bridgeport dove Smith aveva vissuto nel gennaio 2012. Un anno dopo un collegio di tre giudici di Bridgeport aveva sentenziato il ricovero prolungato di Smith concordando comunque sul fatto che Smith aveva ucciso e ingerito parti di Gonzalez, un senzatetto, ma tecnicamente non si trattava di omicidio perché Smith era malato di mente. All’epoca, il giudice della Corte superiore John Kavanewsky non concesse il rilascio a Smith perché riteneva che il colpevole rappresentasse un pericolo per sé e per gli altri. Più di un decennio dopo sembra che la situazione sia cambiata, ma non tutti sono d’accordo con la scelta degli psichiatri. “Questa terribile decisione mette a repentaglio la sicurezza pubblica ed è un altro messaggio terribile da inviare alle vittime di crimini violenti del Connecticut e alle loro famiglie”, hanno affermato in una dichiarazione i senatori Heather Somers, Henri Martin e Stephen Harding. Uno dei parenti di Gonzalez ha espresso la sua inquietudine ad un tabloid statunitense, rivolgendosi agli psichiatri liberatori: “Come facciamo a sapere davvero che non lo farà di nuovo?”.