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È morto Gabriele Grigolo, il nipote del tenore Vittorio ha avuto una recidiva tumorale

Vent'anni fa aveva curato un tumore, poi la ricomparsa e la morte fulminante

di F. Q.
È morto Gabriele Grigolo, il nipote del tenore Vittorio ha avuto una recidiva tumorale

Il destino, a volte, gioca scherzi feroci. È quello che è accaduto al 44enne Gabriele Grigolo morto di recidiva tumorale il 25 gennaio. Era il nipote del tenore Vittorio e figlio di Riccardo, un ristoratore molto conosciuto a Londra. Originario di Rovigo, Gabriele viveva già da molti anni a Ferrara. Un figlio d’arte che ha sempre vissuto e lavorato con basso profilo, senza vantarsi o far perno sulla sua famiglia. Un ragazzo combattivo che già vent’anni fa ha dovuto affrontare momenti difficilissimi legati alla sua salute.

La diagnosi di tumore è arrivata tra capo e collo, quando aveva poco più di 20 anni. Subito le terapie e le cure mediche fino a quando, dopo due anni lunghissimi, la malattia è regredita, quasi scomparsa. Poi i controlli di routine negli anni, ma la situazione sembrava fosse sotto controllo. Poi negli ultimi mesi Gabriele ha avuto qualche problema e fastidio, così allarmato è tornato dai medici che però gli hanno reso la sentenza definitiva: il ritorno del cancro.

Stavolta la malattia, a quanto pare, non ha lasciato scampo a Gabriele che si è ritrovato a lottare contro il tempo, ma il destino sembrava già scritto e si è spento. Le comunità di Rovigo e di Ferrara sono rimaste sconcertate dalla scomparsa repentina del ragazzo. La famiglia si è stretta del riserbo assoluto per elaborare il lutto. Il funerale si terrà a Rovigo domani alle ore 11 nella chiesa di San Bartolomeo. Dopo l’autocorteo proseguirà per il Crematorio di Copparo.

Il tenore Grigolo è in giro per il mondo per lavoro. Fino a qualche giorno fa è sbarcato a Londra come ospite d’onore della serata vip di presentazione a Londra di “Posso entrare? An ode to Naples”, il documentario su Napoli della regista britannica Trudie Style. Il cantante lirico al termine della proiezione ha eseguito delle arie del repertorio napoletano ed operistico per un parterre d’eccezione: ad ascoltarlo, tra gli altri, Sting – che di Trudie Styler è il marito e ha partecipato al documentario -, Hugh Grant, Kiefer Sutherland e tanti altri attori e protagonisti del panorama cinematografico e discografico.

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