Dirige da 45 anni l’Istituto Riza da lui fondato a Milano e la rivista Riza Psicosomatica, popolarissimo anche grazie all’aiuto di Maurizio Costanzo che l’ha ospitato più volte nei suoi programmi, lo psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli traccia una analisi della società di oggi a Il Corriere della Sera. “Il disagio più frequente? L’ansia. Tentativo dell’inconscio di portarti a un sapere superiore che non vedi, energia vitale che irrompe”.
Al secondo posto tra i disturbi più frequenti dell’era moderna? “Gli attacchi di panico. Dai 14 ai 25 anni il suicidio rappresenta la seconda causa di morte. I giovani vivono ancorati a Internet tutto il giorno, nei social diventano i robot degli altri. A 18 anni le ragazzine chiedono di rifarsi il seno. Appena hanno un lavoro, risparmiano per ritoccarsi labbra, zigomi, naso. Ma se cambi il volto, modifichi l’immagine che avevi al momento in cui fosti concepito. Non ti piaci? Non potrebbe capitarti di meglio. La bellezza è un veleno. Non si vive nel giudizio degli altri. Sa chi è più infelice dopo i 40 anni? Le donne belle. Non ricevono più complimenti”.
Tradire il partner mantiene in salute? “Non è un imperativo. Ma se in una coppia l’eros si spegne, si riaccende altrove. La coppia non cessa di esistere senza l’eros, resta l’affettività, la relazione. Esistono l’amore della fiamma e l’amore del focolare. Il primo divampa, ma non dura. Il secondo è una brace, emette calore”.
Non manca un altro tema “caldo” relativo alla salute che è l’obesità: “Nel cervello il centro della fame è collegato a quello del piacere. La mamma: ‘Vieni a tavola, è pronto’. Il bambino: ‘Mamma, no, sto giocando’. Mangiamo troppo perché siamo insoddisfatti. E spendiamo 136 miliardi di euro l’anno nel gioco d’azzardo. Una maestra milanese ha chiesto agli alunni, quarta elementare: “Da dove nascono le arance?”. Risposta: “Dalle ceste”. Ci salverà la natura, la radice, in greco riza”.
A sorpresa un consiglio di Vasco Rossi sulla felicità: “Mi ha dato un consiglio: ‘Cerchi una serata divertente? Va’ a cena con una donna. Ma se vuoi ridere per davvero, stai ad ascoltare un bambino”.