Caso Almasri? È la solita ipocrisia totale della politica italiana. Sono anni che si sa che ci sono questi accordi con la Libia che non si sa neppure se funzionano, perché i barconi arrivano comunque in Italia e continuano a esserci morti annegati, che non fanno ormai più notizia. Si sa dal primo giorno che questi accordi con la Libia funzionano solo nel senso di creare dei lager per i migranti“. Così a Otto e mezzo (La7) il filosofo Massimo Cacciari risponde a Lilli Gruber sulla vicenda del torturatore libico scarcerato e rimpatriato dal governo Meloni.

E aggiunge: “Certo che la Meloni si è messa d’accordo coi torturatori libici, esattamente come hanno fatto tutti i precedenti governi. Quei torturatori sono gli stessi di allora e tutti lo sapevano, ma vogliamo scherzare? Meloni ha subito certamente il ricatto di questa banda di assassini. La responsabilità di questa vicenda è di una politica assassina nei confronti del fenomeno dell’immigrazione, ormai abbiamo cancellato ogni barlume di coscienza in noi. Sono 10 anni che assistiamo a morti quotidiane di migranti in Mediterraneo“.

Il filosofo, infine, si pronuncia sugli attacchi di Meloni ai magistrati: “È la solita sceneggiata italiota che va avanti dai tempi di Tangentopoli: quando la magistratura dà fastidio, viene fuori la questione che i magistrati fanno politica e c’è la ‘iurocrazia’”.

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