Pochi giorni fa, collegata con la trasmissione radiofonica I lunatici, Eleonora Giorgi lo aveva detto senza mezzi termini: “La malattia è piuttosto avanzata, aspetto un miracolo. Le metastasi avanzano”. E ieri, a Verissimo, nell’ormai abituale appuntamento con Silvia Toffanin a cui nell’ultimo anno ha raccontato passo dopo passo come ha vissuto e sta vivendo da dopo la scoperta del tumore al pancreas, ha rivelato altri dettagli che hanno lasciato tutti senza parole. “Hanno scoperto una metastasi nel cervello, nel giro di una settimana mi sono dovuta sottoporre alla radiochirurgia (ndr: una forma di radioterapia ad alta precisione). È andata bene, tra poco dovrò fare un controllo… ma un po’ di paura l’ho avuta”, ha ammesso l’attrice, che nonostante la situazione drammatica non ha perso il sorriso e la determinazione. Poi ha aggiunto qualche dettaglio sulla radiochirurgia, che prevede l’applicazione di quella che ha definito “una maschera tipo olimpiade del fioretto che ti aderisce come un calco”. Una situazione di grande costrizione, che lei ha cercato di sdrammatizzare alla sua maniera: “La mia professione mi ha preparato a tutto e già due volte per un film mi avevano fatto il calco da morta… insomma, ero preparata”.
La Giorgi ha poi raccontato alla Toffanin di aver rifiutato la chemioterapia palliativa, a causa dei grandi problemi allo stomaco che le avevano provocato i vari cicli di chemio a cui si è sottoposta nei mesi scorsi. “Anche se quella palliativa sarebbe più leggera, aggredirebbe comunque di nuovo il sistema digestivo. Sono molto restia, non vorrei turbare il mio fragile equilibrio”, ha detto spiegando la sua decisione.
Per questo ai medici e ai familiari ha fatto una richiesta precisa: “Fatemi andare via in ordine, non spaventosa. Non facciamo cose assurde e cerchiamo di fare bene, per quel poco che si può”. Ancora una volta ha poi ribadito di essere saldamente aggrappata a quel filo sottilissimo di speranza che ancora c’è, che sia un miracolo o una svolta inaspettata che arrivi grazie alla scienza. In particolare, pensa ad un farmaco di ultima generazione per le cure di tumori aggressivi come il suo, che potenzialmente potrebbe aiutare lei e migliaia di altri malati oncologici: “Dovrei poter chiamare Donald Trump per chiedergli di farlo approvare dalla Food and Drug Administration”, ha ironizzato l’attrice, spiegando che negli Stati Uniti questo medicinale ha tutte le certificazioni per essere approvato, ma manca ancora il timbro finale. Poi, è arrivata una confessione sul suo stato d’animo di questi giorni, perché, nonostante le notizie non positive non si è lasciata andare allo sconforto: “Non provo rabbia per fortuna per quello che mi è successo. Tutta questa situazione mi spinge ad amare ancora di più la mia famiglia, i miei figli, il mio nipotino”. Sul finale dell’intervista, Silvia Toffanin l’ha nuovamente invitata a Verissimo: “Certo, verrò da te a raccontarti come sto e magari ad annunciarti il miracolo”.