Trending News

Perché vi siete ritrovati a seguire Donald Trump e JD Vance su Instagram senza saperlo? La spiegazione del “caso” che coinvolge Meta

Numerosi utenti hanno criticato l'azienda americana perché si sono ritrovati a seguire i profili presidenziali di Trump e Vance senza saperlo. Ma non è come sembra

di F. Q.
Perché vi siete ritrovati a seguire Donald Trump e JD Vance su Instagram senza saperlo? La spiegazione del “caso” che coinvolge Meta

Non proprio il risveglio che si aspettavano di avere milioni di persone nel mondo e, più in particolare, negli Stati Uniti. Sono stati in tantissimi, infatti, ad aver notato un qualcosa di particolarmente strano, e inaspettato, spulciando tra le proprie pagine seguite su Facebook e Instagram. Gli utenti, infatti, si sono ritrovati a seguire, senza averlo mai fatto, i profili ufficiali presidenziali di Donald Trump e JD Vance, rispettivamente Presidente e Vice Presidente degli Stati Uniti d’America. “Non Instagram (META) che ci obbliga a seguire Donald Trump. Penso sia importante seguire il proprio presidente per rimanere informati su quello che succede. Ma non dovrebbe essere comunque una mia scelta?”, si chiede, infatti, un utente.

Si tratta di una sorta di ingegnoso stratagemma orchestrato dall’alto? A quanto pare, no. E la spiegazione sarebbe anche più semplice di quanto si possa ipotizzare. I profili ufficiali del Presidente e del Vice Presidente, infatti, sono gestiti dalla Casa Bianca e non direttamente dai singoli politici eletti. Motivo per cui, proprio come la carica in sé e le chiavi della residenza presidenziale americana, anche i profili social passano letteralmente di mano da un presidente al suo successore, mantenendo gli stessi follower che avevano prima del suo insediamento.

Ad essere finita sotto l’occhio del ciclone è, piuttosto, un’altra vicissitudine che coinvolge direttamente l’azienda capitanata da Mark Zuckerberg. Diversi utenti, infatti, hanno lamentato che, cercando su Instagram l’hashtag #democrat, non comparivano i post associati alla ricerca, ma una scritta: “Abbiamo nascosto questi risultati“. O ancora: “I risultati per il termine che hai cercato potrebbero contenere contenuti sensabili“.

Un episodio curioso, che arriva proprio a distanza di pochissimi giorni dall’annuncio di Zuckerberg, numero 1 di Meta, di eliminare il programma di fact-checking su tutti i social gestiti dall’azienda americana, con il conseguente, ma presunto, trasferimento del team di moderazione dei contenuti dalla California al Texas “per isolarlo dai pregiudizi culturali”. A smentire, però, il coinvolgimento diretto dell’azienda è stato il responsabile della Comunicazione di Meta, Andy Stone, che su X ha parlato di un “errore”, che riguarda diversi hashtag “e non solo quelli di sinistra”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

TRUMP POWER

di Furio Colombo 12€ Acquista
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.