Sale ancora il prezzo del gas che, sul mercato di Amsterdam, ha superato i 50 euro al megawattora, il 3% in più di mercoledì. Le riserve europee scendono rapidamente, ciò non pone problemi di approvvigionamento ma significa che, nei prossimi mesi, le operazioni di ripristino degli stoccaggi spingeranno sulla domanda. Il livello medio di riempimento europeo è del 58,5%, a fronte del 64% della settimana precedente. In Germania le scorte sono scese da 69 a 61% (freddo e poco vento), quelle italiane dal 72 al 68%.
Ciò significa che i prezzi dell’energia sono destinati a rimanere alti ancora a lungo. Specialmente in paesi come l’Italia, dove il gas è una fonte primaria per la produzione di elettricità. Le quotazioni toccate in questi giorni sono le più elevate da oltre un anno, mettendo in difficoltà sia le famiglie, sia le aziende, soprattutto quelle energivore, come gli impianti siderurgici. Il prezzo del gas è più che doppio rispetto alla media storica precedente all’invasione russa dell’Ucraina. Ma questa condizione durerà probabilmente a lungo.
I gasdotti che portavano gas russo in Europa (e in Italia) lavorano a regime ridotto e i mancati flussi sono stati compensati dall’acquisto di Gnl da Stati Uniti, Qatar e dalla stessa Russia. Ma il gas liquefatto che arriva via nave costa molto di più di quello trasportato attraverso le condotte. Nel frattempo Trump “ordina” all’Europa di comprare più gnl americano, altrimenti scatteranno contromisure.
Il piano di Pichetto – Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin è però convinto di poter ridimensionare il problema agendo sulle modalità di acquisto e determinazione del prezzo. Dopo essersi visto bocciare dall’Ue la proposta di rinnovare il price cap sul gas russo, Pichetto, in audizione alla Camera, ha spiegato che “Tra le azioni che stiamo studiando per l’abbassamento del prezzo del gas va menzionata quella concernente l’anticipazione delle aste relative al gas stoccato. Si accumula gas a prezzi bassi e si rilascia a prezzi alti, spostando così una parte della domanda in periodi a prezzo più basso, ed evitando di far salire i prezzi nei periodi in cui la domanda risulta maggiormente concentrata. Al tempo stesso gli stoccaggi, riducendo la domanda nei periodi critici, permettono di mettere in sicurezza il sistema”.
Il ministro ha aggiunto che “Contratti di acquisto di elettricità a lungo termine, i Power Purchase Agreement (Ppa) o contratti per differenza, possono aiutare ad attenuare il costo dell’energia per gli utenti finali. Tali misure consistono nell’acquisto a lungo termine di capacità rinnovabile a prezzo fisso. Questo consente ai consumatori finali di approvvigionarsi a costi inferiori e meno esposti alla volatilità dei mercati spot, e ai produttori di stabilizzare il finanziamento degli investimenti”.