GIORGIA-OLLY-ACHILLE LAURO- GAIA- COMA_COSE - 2/7
Giorgia – La cura per me
Testo di: Blanco, Giorgia e Michelangelo
Il nostro giudizio: Rinnovarsi senza snaturarsi. Giorgia sorprende per la sua straordinaria capacità di affascinare anche con sonorità nuove. Nascosto c’è anche il lumicino di Lucio Dalla, un bell’omaggio – Nascondo una lacrima nel mare, ferito, voglio andare avanti all’infinito
Cosa dice l’artista: “È un viaggio di un sentimento profondo che volge ad una trasformazione”
Olly – Balorda nostalgia
Testo di: Olly
Il nostro giudizio: Un lentone che “acchiappa” nota dopo nota e piano piano cresce per poi esplodere – Stare in silenzio per ore fino ad addormentarci sul divano con il telecomando in mano
Cosa dice l’artista: “È una sensazione di mancanza, di presa un po’ male che non è fine a se stessa. Finisce sempre in una liberazione in generale”
Achille Lauro – Incoscienti giovani
Testo di: Achille Lauro, Simonpietro Manzari, Paolo Antonacci e Davide Simonetta
Il nostro giudizio: Una ballad ispirata, un affresco contemporaneo dei sentimenti e dell’amore dolceamaro – Se non mi ami muoio giovane, ti chiamerò da un autogrill tra cento vite o giù di lì
Cosa dice l’artista: “È ispirata a una storia vera, parla di noi, dei giovani incoscienti”
Gaia – Chiamo io chiami tu
Testo di: Gaia e Davide Petrella
Il nostro giudizio: Un brano uptempo gradevolissimo e che conquista subito. Di certo in radio spopolerà – E ogni volta che stiamo cosi non serve a niente tanto è sempre lunedi
Cosa dice l’artista: “Si piazza nel limbo dell’indecisione che poi ci blocca e logora il cervello e non ci riporta nel nostro sentire”
Coma_Cose – Cuoricini
Testo di: Francesca Mesiano e Fausto Zanardelli
Il nostro giudizio: Un po’ rock, un po’ pop con un beat incessante e incalzante. Il duo prepara anche un piccolo show sul palco – Poi mi uccidi, quegli occhi sono due fucili, che sparano sui cuoricini
Cosa dice l’artista: “Parla della dinamiche di coppia, d’amore in una versione agrodolce in quanto proiettata alla convivenza. Una tavola distopica della contemporaneità”