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“Mi stupisce la superficialità del comune di Roma che aveva invitato Tony Effe per cavalcare l’onda, probabilmente senza avere mai ascoltato una sua canzone”: parla Cristicchi

Il cantautore che sarà in gara all'edizione 2025 del Festival di Sanremo ha commentato l'ormai noto caso del rapper prima chiamato e poi tolto dalla festa di Capodanno organizzata nella Capitale. Festa che, al momento, è senza cantanti

di F. Q.
“Mi stupisce la superficialità del comune di Roma che aveva invitato Tony Effe per cavalcare l’onda, probabilmente senza avere mai ascoltato una sua canzone”: parla Cristicchi

Simone Cristicchi sarà a Sanremo, dove ha vinto nel 2007 con il brano Ti Regalerò una Rosa. In un’intervista al Corriere della Sera ha detto la sua sul ‘caso Tony Effe’. È noto come il trapper sia stato inizialmente chiamato per il Capodanno organizzato dal comune di Roma e poi sia stato escluso. Dopo di lui si sono ritirati anche gli altri due artisti previsti, Mahmood e Mara Sattei, in nome della lotta alla censura nella musica, che può essere sì criticata, ma mai censurata.

E come commenta Cristicchi? “Mi stupisce la superficialità delle istituzioni: l’hanno invitato perché volevano cavalcare l’onda, il primo posto in classifica, ma probabilmente non avevano mai ascoltato neanche una sua canzone“. Alla domanda se lui abbia mai ascoltato Tony Effe risponde: “Non tanto, ma lo ascoltano di sicuro i miei figli di 13 e 16 anni. Per loro è un ribelle, così come per me lo erano i Nirvana nella mia gioventù, al netto delle ovvie differenze. All’inizio ero un po’ preoccupato…”. Il motivo? “I messaggi che poteva veicolare. Ma la verità è che loro ascoltano lui, come ascoltano altri: non necessariamente vi è spirito di emulazione per il solo fatto di avere questo o quel rapper nella propria playlist”.

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