Venticinque per Fratelli d’Italia, 21 per il Pd, otto ciascuno per il Movimento 5 stelle, Forza Italia e la Lega, sette per l’Alleanza Verdi e Sinistra. Sarà composta così la nuova pattuglia dei 76 deputati italiani al Parlamento di Strasburgo. Per quanto riguarda i nomi, invece, c’è ancora qualche incertezza: se la maggior parte sono ormai sicuri, rimane un’incognita rispetto ai candidati eletti in più circoscrizioni e che quindi, dovendo optare per una di esse, bloccheranno in quella circoscrizione (e faranno passare in tutte le altre) il primo dei non eletti. Vediamo la situazione partito per partito.

Fratelli d’Italia – La delegazione meloniana aderirà al gruppo dei Conservatori e riformisti europei (Ecr). Nel Nord-Ovest passano l’ex eurodeputato (e capodelegazione) Carlo Fidanza, l’ex vicepresidente lombardo Mario Mantovani, Giovanni Crosetto (nipote del ministro Guido), l’ex senatrice e assessora in Lombardia Lara Magoni, l’europarlamentare uscente Pietro Fiocchi (che ha fatto parlare di sè per i volantini in cui compare col fucile puntato), l’ex assessore provinciale a Brescia Mariateresa Vivaldini e l’esponente di Gioventù nazionale (la giovanile del partito) Paolo Inselvini. Nel Nord-Est eletti l’assessora veneta Elena Donazzan, il capogruppo in Comune a Bologna Stefano Cavedagna, l’europarlamentare uscente Sergio Berlato (famoso per le posizioni no-vax e complottiste), il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani (fratello di Luca, ministro per i Rapporti col Parlamento), il consigliere regionale veneto Daniele Polato, il manager Piergiacomo Sibiano. Nel Centro ci sono il capodelegazione uscente Nicola Procaccini, il presidente del Consiglio regionale umbro Marco Squarta, l’ex deputato Carlo Ciccioli, l’ex assessora a Viterbo Raffaella Sberna, il consigliere regionale toscano Francesco Torselli. Al Sud ecco l’ex sindaco di Pagani (Salerno) Alberico Gambino, indicato tra gli “impresentabili” dalla Commissione parlamentare Antimafia, i consiglieri regionali pugliesi Francesco Ventola e Michele Picaro, gli europarlamentari uscenti Denis Nesci e Chiara Gemma. Nelle Isole, infine, c’è un altro “impresentabile”, l’eurodeputato uscente Giuseppe Milazzo, e l’assessore della giunta siciliana Ruggero Razza. L’attribuzione dei seggi considera già la rinuncia della premier Giorgia Meloni, eletta a suon di voti in tutte le circoscrizioni.

Partito democratico – Per il Pd, che farà parte del gruppo dei socialisti e democratici (S&D) al Nord-Ovest passano Cecilia Strada, l’ex sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il deputato Alessandro Zan e gli eurodeputati uscenti Irene Tinagli e Brando Benifei. Zan però è stato eletto anche nella circoscrizione Nord-Est: se optasse per quest’ultima, nel Nord-Ovest scatterebbe anche l’assessore milanese Pierfrancesco Maran. Nel Nord-Est gli eletti sicuri sono il governatore dell’Emila Romagna Stefano Bonaccini e le eurodeputate uscenti Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini: se Zan sceglierà il Nord-Ovest passerà anche la candidata ecologista Annalisa Corrado. Nel centro ci sono l’ex segretario del partito Nicola Zingaretti, l’ex sindaco di Firenze Dario Nardella, l’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, l’eurodeputata uscente Camilla Laureti e l’ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio (che all’ultimo ha scavalcato Alessia Morani). Al sud ecco il recorman di preferenze del partito, il sindaco di Bari Antonio Decaro, seguito dalla giornalista Lucia Annuziata, dall’ex deputato campano Raffaele Lello Topo, dall’eurodeputata uscente Pina Picierno, dall’ex senatore Sandro Ruotolo e da Georgia Tramacere, vicesindaca di Aradeo (Lecce). Nella circoscrizione Isole passa solo il consigliere comunale di Palermo Giuseppe Lupo. La segretaria dem Elly Schlein, arrivata prima al Centro e nelle Isole, rinuncerà all’elezione.

Movimento 5 stelle – I nuovi eurodeputati del Movimento 5 stelle – che nella scorsa legislatura facevano parte del gruppo dei non iscritti – saranno l’ex direttore de La Notizia Gaetano Pedullà per il Nord-Ovest, l’uscente Sabrina Pignedoli per il Nord-Est, Carolina Morace e Dario Tamburrano (già europarlamentare tra il 2014 e il 2019) per il Centro, l’ex presidente Inps Pasquale Tridico, l’uscente Mario Furore e l’ex deputata Valentina Palmisano per il Sud, il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci per le Isole.

Forza Italia – Gli azzurri – aderenti al Partito popolare europeo – eleggono Letizia Moratti e l’uscente Massimiliano Salini al Nord-Ovest, Herbert Dorfmann (in quota Svp, il partito autonomista altoatesino) nel Nord-Est, l’uscente Salvatore De Meo al Centro, l’ucente Fulvio Martusciello e la vicepresidente calabrese Giuseppina Princi al Sud, gli assessori siciliani Edy Tamajo e Marco Falcone (quest’ultimo considerato “impresentabile” dall’Antimafia) nelle Isole. Il segretario Antonio Tajani, eletto in tutte le ciroscrizioni tranne in quella Isole, rinuncerà al seggio.

Lega – Il Carroccio, che fa parte del gruppo sovranista Identità e democrazia, elegge il generale Roberto Vannacci in tutte le circoscrizioni tranne che nelle Isole. A seconda di quella che sceglierà, quindi, regalerà al posto a tre fra Angelo Ciocca, Paolo Borchia, Susanna Ceccardi e Aldo Patriciello, primi dei non eletti rispettivamente al Nord-Ovest, al Nord-Est, al Centro e al Sud. Gli altri eurodeputati del partito di Matteo Salvini sono le uscenti Silvia Sardone e Isabella Tovaglieri (Nord-Ovest), la sindaca di Monfalcone (Gorizia) Anna Maria Cisint, famosa per le sue battaglie contro le moschee (Nord-Est) e l’ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, unico ad aver preso più preferenze di Vannacci nella circoscrizione Isole.

Alleanza Verdi-Sinistra – La lista-sorpresa delle elezioni elegge l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano in tutte le circoscrizioni trannel che al Centro, Ilaria Salis nel Nord-Ovest e nelle Isole, Ignazio Marino nel Centro. A seconda di cosa faranno Marino e Salis, dunque, possono ancora scattare Benedetta Scuderi e Giovanni Mori nel Nord-Ovest, Cristina Guarda nel Nord-Est, Francesco Borrelli al Sud, Leoluca Orlando nelle Isole. In questo caso gli eletti a Strasburgo aderiranno a due gruppi europei diversi: chi è in quota Sinistra italiana sovrebbe iscriversi al Gue/Ngl, il gruppo della sinistra, mentre i verdi e gli ambientalisti opteranno per la famiglia dei Verdi europei (European green party).

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