Mentre Giovanni Donzelli vede una partita tutta sua e il presidente del Senato Ignazio La Russa vuole eliminare i ballottaggi, nel centrosinistra si festeggia. Specie a largo del Nazareno, sede del Pd, dove in attesa di commentare i risultati in conferenza stampa (martedì 25 giugno alle ore 11), la segretaria Elly Schlein lancia un messaggio chiaro: “Una vittoria storica per noi e il campo progressista” dice, rivendicando la vittoria a Firenze, Bari, Campobasso, Perugia, Potenza e Cagliari. La tesi è nei numeri: “È irrevocabile: le città hanno bocciato la destra che governa e mandato un messaggio chiaro a Giorgia Meloni“. Quale messaggio? Per la segretaria dem non ci sono dubbi: “Basta tagli alla sanità, basta ai salari bassi e no all’autonomia differenziata“. Più orientata al futuro, invece, la reazione del Movimento 5 Stelle, che rilancia il campo largo: “I cittadini premiano i progetti d’intesa tra le forze di opposizione – si legge in una nota – frutto non di alchimie di palazzo ma di una convergenza che si va consolidando nelle aule parlamentari quanto nelle piazze. È questo un dato che conforta e incita a continuare”.

Dopo il 24% delle europee e le 10 città capoluogo vinte al primo turno, al Nazareno è festa grande. Stasera tutti e 6 i capoluoghi di regione al voto sono a guida centrosinistra. Risultati che rafforzano la linea “testardamente unitaria” della segretaria dem, come sottolineato anche da Nicola Fratoianni di Avs: “Ora un progetto credibile di alternativa per cambiare l’Italia e per renderla migliore di quello che è oggi. Noi ci siamo”. Come ci sta il Movimento 5 Stelle. Guardando ai ballottaggi nei 14 capoluoghi al voto, il centrosinistra batte 7 a 5 la destra e contando tutti i 29 al voto la partita finisce 17 a 10 per il centrosinistra (si partiva da 13 a 12). Secondo i dati elaborati da Youtrend, inoltre, nei 224 comuni superiori al voto il centrosinistra ha eletto 115 sindaci (11 in più rispetto agli uscenti) e il centrodestra 81 (2 in più rispetto agli uscenti). Restano 3 i sindaci M5S, mentre calano da 38 a 25 i sindaci civici. Il presidente Pd, Stefano Bonaccini, parla di “straordinario successo ai ballottaggi” e aggiunge: “La conferma che un Pd unito ed un centrosinistra largo e plurale può davvero battere la destra. Adesso penseremo alle prossime elezioni regionali in Umbria ed in Emilia-Romagna”.

Qui in autunno si giocherà il post Bonaccini, eletto eurodeputato, mentre la vittoria di Perugia viene considerata decisiva per la possibile riconquista dell’Umbria ora a trazione centrodestra. “Soffia un vento di cambiamento”, twitta l’umbra Anna Ascani. Dario Nardella festeggia la conferma della ‘sua’ Firenze dove Sara Funaro batte nettamente Nicolas Schimt spazzando i timori dei mesi scorsi, alimentati dalle divisioni con cui il centrosinistra si presentava al primo turno: “Vince il buon governo, vincono le donne, vince il centrosinistra che parla di idee e di contenuti. Questa giornata la ricorderemo per molti molti anni”. E si festeggia pure a Bari dopo le polemiche della destra sulla giunta di Antonio Decaro che, già recordman con 500mila preferenze alla europee, vede il suo candidato Vito Leccese eletto con il 70% dei consensi. Twitta il commissario Ue, Paolo Gentiloni: “L’aria delle città rende liberi”. Marco Furfaro parla di “filotto di vittorie per il centrosinistra. Non solo conferme, ma anche tanti capoluoghi strappati alla destra. La sinistra è tornata competitiva, ha ritrovato le piazze e un’anima. Ora è il tempo di costruire un progetto, un sogno per l’Italia”.

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