Se si parla di serie tv in questo momento di parla di “lei”. Baby Reindeer (“piccola renna”) è arrivata su Netflix senza lo strombazzamento delle serie acclamate o pompatissime dal reparto marketing e in pochi giorni è al primo posto tra le più viste. “Parla di stalking“, si legge. Sì, ma non solo. Ci sono molti fili narrativi: lo stalking, lo stupro, la salute mentale. E diverse sottotrame. A scriverla e a interpretarla è Richard Gadd che ha vissuto le esperienze raccontate nella serie (e prima ancora in uno spettacolo teatrale), compreso lo stupro da parte di un produttore (Darrien nella fiction) e lo stalking da parte di una sedicente avvocata (Martha nella fiction). Ora, come sempre accade quando un prodotto televisivo diventa social, in molti si sono chiesti chi sia la vera Martha che pare uscita allo scoperto (ovviamente in anonimo) col Daily Record. “Ho ricevuto minacce di morte a causa del suo spettacolo nonostante il fatto che molte delle cose che ha affermato non siano vere”. La donna ha parlato di forte stress e ha dato la sua versione dei fatti: “Sono stata in compagnia di Richard Gadd in alcune occasioni, ma non l’ho perseguitato come sostiene. La sua storia è che questa è una grave intrusione nella mia privacy. Non lo vedo da 12 anni. Ho letto che aveva scritto quello spettacolo quattro o cinque anni fa e ho pensato: ‘Oh mio Dio’. Questo fine settimana ho cercato su Google e le storie su Richard Gadd e Baby Reindeer erano ovunque“. La presunta vera “Martha” ha anche affermato di non assomigliare all’attrice Jessica Gunning che la interpreta nella serie.
Intanto Gadd chiede di smettere di cercare di associare i personaggi della serie con la vita reale: “Le persone che amo, con cui ho lavorato e che ammiro sono ingiustamente coinvolte in speculazioni e chiacchiere. Per favore, non fate illazioni su chi potrebbero essere le persone della vita reale. Non è questo lo scopo del nostro spettacolo. Tanto amore, Richard x X”.
