“Siamo in un momento in cui il governo e la destra vogliono costruire un regime e controllare quello che si dice e che si fa. Siamo in una situazione in cui si sta cercando di comprimere la libertà delle persone. E lo vedo anche per come funzionano gli organi di informazione. Questo governo pensa di comandare, non di governare“. A rivendicarlo il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della manifestazione a difesa dei salari, della sicurezza sul lavoro, organizzata insieme alla Uil.
Dalla piazza di Cgil e Uil, spiegano i due segretari Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri “arriva il messaggio del Paese reale”. “Visto che stanno raccontando delle balle, in piazza c’è il Paese reale che parla, che dice quali sono i problemi e che c’è la necessità di cambiare”. E ancora: “Il mondo del lavoro che tiene in piedi questo Paese non ce la fa più, ha un problema salariale grande quanto una casa, un livello di precarietà inaccettabile, mentre i diritti della Costituzione non sono garantiti,a partire dalla sanità pubblica, istruzione, lavoro. E si continua a morire sul lavoro in modo indecente. Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci. Abbiamo cominciato questa mobilitazione a novembre, non abbiamo avuto risposte e intendiamo andare avanti senza escludere l’utilizzo di tutti gli strumenti democratici a nostra disposizione. Lo stiamo facendo per dare un futuro al Paese”.
E sullo stop al monologo dello scrittore Antonio Scurati sul 25 aprile: “Consentitemi un gioco di parole: è stato oscurato. Di questo stiamo parlando”, ha attaccato Landini. “In questo momento è molto importante l’unità dei lavoratori, noi lavoriamo per unire il mondo del lavoro e per dare a tutte le persone il diritto di manifestare. Da questo punto di vista anche quando esistono idee diverse è la democrazia. Penso che questo sia un compito molto importante delle organizzazioni sindacali”, ha poi continuato in merito all’assenza in piazza della Cisl. “Ci sono diverse sensibilità, noi continuiamo sulle piattaforme unitarie. Abbiamo passato altri periodi nei quali il sindacato ha avuto visioni diverse, supereremo anche questo. Il pluralismo sindacale è una ricchezza. Il Primo maggio saremo tutti insieme per una grande manifestazione”, ha tagliato corto invece Bombardieri. Per poi attaccare l’esecutivo Meloni sul fisco e sui condoni: “In questo Paese ci sono persone che pagano sempre le tasse e c’è qualcuno che non le paga mai. E il governo fa finta di non vedere. Stiamo parlando del Paese reale, non quello che vive nei talk show o nei palazzi della politica, e che vive la difficoltà di una sanità che non funziona e ha difficolta’ con i salari”, ha concluso.
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