In caso di offensiva russa concentrata in determinate zone del fronte, le linee ucraine rischiano di crollare. Non lo dicono i militari russi, non lo dicono gli osservatori internazionali, lo dicono alti ufficiali ucraini che hanno prestato servizio sotto l’ex capo delle Forze Armate di Kiev, il generale Valery Zaluzhny, in esclusiva a Politico. Secondo gli alti ranghi militari, esiste un alto rischio che le linee del fronte crollino ovunque i generali russi decidano di concentrare la loro offensiva. Inoltre, grazie a un peso numerico molto maggiore e alle bombe aeree guidate che ormai da settimane distruggono le posizioni ucraine, la Russia sarà probabilmente in grado di “penetrare la linea del fronte e di distruggerla in alcuni punti”.

Che l’esercito ucraino si trovi in evidente difficoltà non è un mistero. Da mesi ormai la Russia, soprattutto nel Donbass meridionale, avanza lentamente ma in maniera costante, conquistando man mano piccoli villaggi. Secondo i calcoli resi pubblici dal ministro della Difesa di Mosca, Sergej Shoigu, l’esercito al servizio di Vladimir Putin ha conquistato oltre 400 chilometri quadrati di territorio in Ucraina nei primi tre mesi del 2024, mentre le truppe di Kiev hanno perso 80mila soldati. Difficoltà confermate dalle ultime dichiarazioni e mosse del presidente Volodymyr Zelensky: da settimane il capo dello Stato ucraino è tornato a chiedere sistemi d’arma definiti determinanti per la sopravvivenza del Paese, come i Patriots, mentre a causa della penuria di truppe e della necessità di far riposare i militari stremati da oltre due anni di combattimenti ha firmato la legge che abbassa l’età per il reclutamento nelle forze armate da 27 a 25 anni di età.

Mosse che, stando a quanto dicono gli ufficiali sentiti da Politico e protetti dall’anonimato, rischiano di rivelarsi comunque inutili. “Non c’è nulla che possa aiutare l’Ucraina adesso perché non esistono tecnologie serie in grado di compensare la grande massa di truppe che la Russia probabilmente scaglierà contro di noi. Non disponiamo di queste tecnologie e anche l’Occidente non le possiede in numero sufficiente”. Ciò che ha tenuto a galla l’esercito di Kiev e che potrebbe continuare a fare la differenza, sostengono, sono la grinta e l’attaccamento dimostrato dai combattenti in questi anni di guerra, capaci di assottigliare il gap evidente tra i due eserciti.

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