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Omicidio di ‘Giogiò’ Cutolo, il padre dell’assassino fa il segno della pistola fuori dal Tribunale

Omicidio di ‘Giogiò’ Cutolo, il padre dell’assassino fa il segno della pistola fuori dal Tribunale
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Dopo la condanna a vent’anni di carcere per l’assassino di ‘Giogiò’ Cutolo,il padre dell’omicida diciassettenne, uscito dal Tribunale, “ha fatto il gesto della pistola agli amici di Giogiò”, racconta la madre della vittima, come riporta l’edizione locale del Corriere. “Un fatto gravissimo, che va punito. E la dice lunga sul contesto in cui questo ragazzo è cresciuto. Ma davvero qualcuno crede che possa essere recuperato?”, afferma Daniela Di Maggio, la madre del giovane ucciso lo scorso agosto a Napoli mentre cercava di sedare una lite.

La sentenza di condanna a 20 anni per l’omicida è il massimo per un minorenne, considerato il rito abbreviato: “Ho avuto giustizia. Quando il giudice ha letto la sentenza, il mio avvocato, Claudio Botti, mi ha abbracciato e mi ha detto: “Hai fatto la storia”. Ma non è stato facile. L’omicida e la sua famiglia erano certi che la pena sarebbe stata molto più mite”, racconta Di Maggio. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale per i minorenni, Umberto Lucarelli, ha accolto la richiesta di pena della procura accogliendo la richiesta formulata dal pm. A pronunciare la sentenza è stato il gup del Tribunale dei Minorenni.

“Anche durante l’udienza non hanno fatto altro che provocare. Il ragazzo era di fronte a me: avrebbe potuto dirmi una parola, chiedermi perdono, abbracciarmi, non ha fatto nulla di questo”, racconta la donna. “Quando il giudice gli ha chiesto perché avrebbe dovuto concedergli il beneficio della messa alla prova, come aveva chiesto il suo avvocato, ha risposto in dialetto: ‘Perché ho 17 anni e sono minorenne’. Lo considerava un suo diritto. E glisso sul fatto che non è stato in grado di dire due parole in italiano”, spiega ancora.

Alcune persone legate al minorenne condannato hanno anche fatto gesti minacciosi invitando i parenti di Cutolo a raggiungerli. Mentre i giovani amici del ragazzo ucciso hanno intonato un coro che chiede giustizia per Giogiò: “Gli amici di mio figlio sono stati provocati in tutti i modi. Un gruppo di persone li ha insultati postando contemporaneamente i filmati su TikTok. Ho dovuto chiamare la Digos. Credo che certi comportamenti vadano sanzionati senza esitazione”.

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