A differenza dell’intesa siglata recentemente con la Tunisia, quella con l’Egitto mette in gioco più risorse e abbraccia diversi campi oltre a quello delle migrazioni, “in un’ottica win-win e non assistenzialistica”, assicurano dalla Commissione Ue in risposta alle osservazioni della sinistra europea, in gran parte contraria all’intesa. “Quello che si va a firmare è un partenariato strategico Egitto-Ue – è stato spiegato da un alto funzionario della Commissione a margine del Vertice Ue-Egitto del Cairo cui ha preso parte anche Giorgia Meloni – con uno stanziamento totale di 7,4 miliardi di euro in 3 anni (2024-2027) da erogare a vario titolo: 600 milioni di euro andranno a sovvenzioni varte, di cui 200 milioni per la gestione delle migrazioni (sicurezza ai confini, formazione di manodopera qualificata, misure per favorire la migrazione legale e scoraggiare quella illegale). Cinque miliardi di euro saranno irivece erogati in forma di prestiti agevolati per progetti bilaterali; 1,8 miliardi di euro supporteranno ulteriori investimenti, a valere sul Piano di investimenti per l’economia del vicino sud.

II documento viaggia su 6 priorità, i cui dettagli e condizioni – è stato spiegato – saranno definiti in seguito. Primo: relazioni politiche, che godranno di un summit ogni due anni oltre a quello annuale del Consiglio di associazione. “Per promuovere ulteriormente stabilità, democrazia, libertà fondamentali, diritti umani, uguaglianza di genere e pari opportunità”, è stato spiegato da un alto funzionario della Commissione europea a margine del Vertice Ue-Egitto del Cairo. Secondo, la stabilità economica, da promuovere supportando riforme socioeconomiche e l’attrazione di investimenti esteri. Terzo, commercio e investimenti: sarà favorita la transizione verde e digitale, sarà organizzata a giugno una Conferenza sugli Investimenti al Cairo, e un speciale focus sarà dedicato all’energia e in particolare alle interconnessioni tra le due sponde del Mediterraneo e all’industria dell’idrogeno rinnovabile in Egitto. Il quarto caposaldo è quello delle migrazioni, con cui si vuole combattere il traffico di esseri umani e favorire la migrazione legale. Quinto capitolo, la sicurezza: rafforzando la cooperazione antiterrorismo e contro la criminalità organizzata. Sesto, l’investimento sulle persone, favorendo formazione e scambi, già in atto con l’Erasmus+, cooperando su innovazione e ricerca e garantendo l’accesso dell’Egitto ai programmi europei Horizon Europe e Creative Europe.

C’è poi il pacchetto di interventi nell’ambito del Piano investimenti per il vicino Sud, in cui troveranno posto la transizione e la sicurezza energetica, e l’iniziativa Nexus Water, Food and Energy. Attraverso 35 milioni di euro in sovvenzioni, l’Ue sosterrà l’Egitto nel completamento dell’elettrificazione con energie rinnovabili, la transizione digitale e supporterà il cavo in fibra ottica sottomarino Medusa lungo 7.100 chilometri che collega i paesi del Nord Africa e le due sponde del Mediterraneo. L’Ue si propone anche di ridurre l’inquinamento e contribuire a mitigare l’impatto della guerra della Russia in Ucraina sulla sicurezza alimentare, aiutando l’Egitto ad espandere la capacità di stoccaggio e la produzione del grano. Questi punti sul tavolo del memorandum per cui è stata fatta una dichiarazione congiunta cui hanno preso parte della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, della premier Giorgia Meloni, del premier belga Alexander De Croo, attuale presidente di turno del Consiglio Ue, di quello greco Kyriakos Mitsotakis, del cancelliere austriaco Karl Nehammer e del presidente cipriota, Nikos Christodoulidis. Oltre, ovviamente, del presidente egiziano Abdel Fatta Al Sisi.

La dichiarazione congiunta Ue-Egitto – “La Repubblica Araba d’Egitto e l’Unione Europea hanno concordato di elevare la loro relazione al livello di un partenariato strategico e globale, basato sui valori di equità e sul rispetto e la fiducia reciproci. I due partner, consapevoli del rapporto storico che li lega da millenni, hanno ribadito il loro impegno a consolidare il loro rapporto di lunga durata, forgiato da stretti legami geografici, culturali, politici, economici e tra i popoli, con l’obiettivo di approfondire la stabilità, la pace e la prosperità condivise”.
“L’Unione Europea riconosce l’Egitto come un partner affidabile, così come riconosce il ruolo geo-strategico unico e vitale dell’Egitto come pilastro di sicurezza, moderazione e pace nella regione del Mediterraneo, del Vicino Oriente e dell’Africa”.
“Entrambe le parti ricordano il loro impegno nei confronti dei principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e di altri accordi multilaterali pertinenti, nonché dell’Accordo di associazione e delle priorità del partenariato Egitto-UE 2021-2027 che li vincolano. Di conseguenza, l’Egitto e l’UE hanno deciso di formulare e firmare un documento inclusivo sul partenariato globale e strategico, durante il primo trimestre del 2024. Il documento di partenariato strategico identificherà chiaramente aree specifiche di cooperazione, vale a dire: relazioni politiche, stabilità macroeconomica, investimenti sostenibili e commercio, compresi energia, acqua, sicurezza alimentare e cambiamento climatico, migrazione, sicurezza e sviluppo del capitale umano. L’attuazione di queste aree dovrebbe liberare tutto il potenziale delle relazioni Egitto-UE”

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