Nuovo blitz degli attivisti di Ultima Generazione. Gli ambientalisti nel primo pomeriggio sono entrati in azione agli Uffizi di Firenze attaccando, con dello scotch di carta, delle fotografie dei danni dovuti alla recente alluvione di Campi Bisenzio, nel Fiorentino, sul vetro infrangibile che protegge la “Nascita di Venere” del Botticelli. L’azione è durata pochi minuti durante i quali gli attivisti hanno anche letto un comunicato di rivendicazione, prima di essere allontanati dalla sicurezza.

Il personale del museo ha subito fatto uscire i turisti, spento le luci e chiuso la sala. I carabinieri hanno quindi raggiunto gli attivisti e li hanno fermati.

Nella loro breve incursione, i due attivisti hanno spiegato di aver condotto l’azione allo scopo di chiedere “un fondo di riparazione di 20 miliardi di euro per tutti i cittadini che hanno subito o subiranno danni dalle catastrofi climatiche”, come accaduto “in Emilia Romagna, dove i cittadini sono stati colpiti da un’alluvione, e poi a Campi Bisenzio, con altre persone colpite da un’alluvione”. La Nascita di Venere di Botticelli è stata ricoperta “da immagini della realtà nella quale stiamo affondando – spiega Ultima Generazione in un comunicato -, alluvioni e frane sempre più frequenti che creano danni alle case, scuole, ospedali e strade da un lato, siccità inimmaginabili dall’altro”. Il gesto odierno, ossia l’affissione delle immagini con dello scotch di carta, con la nuova legge Ecoproteste, sarà definito un crimine, spiega ancora l’associazione, che merita fino a 6 mesi di carcere.

Gli attivisti di Ultima Generazione, inoltre, hanno solidarizzato con gli agricoltori “che sono scesi in strada perché non riescono più ad arrivare in fondo al mese e stanno perdendo i raccolti”.

Uno dei due attivisti è Giordano Stefano Cavini Casalini, un 32enne residente a Empoli che, per poter fare l’azione, ha violato l’obbligo di dimora a cui è sottoposto in seguito a un blocco stradale di protesta dell’8 dicembre scorso. “Un’azione di disobbedienza civile non violenta molto semplice per cui rischia gli arresti domiciliari, se non la custodia cautelare in carcere”, spiega un comunicato di Ultima Generazione. “Sono un padre di famiglia e operatore socio-sanitario – ha dichiarato Giordano in un comunicato preparato prima del blitz e diffuso dopo -. Oggi ho scelto di contravvenire al mio obbligo di dimora e di infrangere nuovamente la legge, rischiando la prigione per tenere fede alla mia promessa di fare tutto il possibile per proteggere la vita. Il Governo continua a fingere che i campi non siano arsi a gennaio, che l’acqua non sarà un problema quest’estate, che le case distrutte dalle alluvioni siano eventi accidentali e non causate da scelte umane. E anziché occuparsi di questi e veri problemi, fa leggi assurde per zuppe sul vetro”. “I nostri politici continuano ad opprimere le voci di chi chiede aiuto e di chi li richiama al loro dovere, con nuove leggi punitive cercando di spaventarci: non capiscono o non vogliono capire, che io sto già soffrendo, soffro per il futuro dei miei amici, soffro per il futuro delle persone che amo, soffro per il futuro di mia figlia”.

Stando ai primi controlli il capolavoro di Botticelli non ha subito danni.

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