In Giappone è salito a 48 il numero dei morti del potente terremoto che lunedì pomeriggio, 1 gennaio, hacolpito la zona ovest del Paese. La scossa più forte, di magnitudo 7.6, è stata seguita da numerose scosse di assestamento. Dopo la scossa, nella città di Wajima è scoppiato un incendio che ha distrutto case e negozi. Nel video le immagini della devastazione riprese dal drone
Mondo - 2 Gennaio 2024
Terremoto in Giappone, case e negozi rasi al suolo nella città di Wajima: le immagini dall’alto
La Playlist Mondo
- 22:01 - Mo: organizzatori, 'record 500.000 persone a manifestazione Tel Aviv'
Tel Aviv, 7 set. (Adnkronos) - Circa 500.000 persone stanno attualmente partecipando alla grande manifestazione a Tel Aviv per chiedere al governo di liberare gli ultimi ostaggi tenuti prigionieri da Hamas dal 7 ottobre. Lo sostengono gli organizzatori, parlando di numeri che renderebbe la manifestazione la più grande nella storia di Israele. Secondo quanto riportato dai media ebraici, la stima è stata confermata dalla polizia.
Gli attivisti affermano sui social che decine di migliaia di persone stanno protestando contemporaneamente a Gerusalemme, Haifa e Kfar Saba, mentre migliaia di persone si sono radunate anche in città come Beersheba, Netanya e Rishon Lezion.
- 21:42 - Emergency, direttrice comunicazione: "In 30 anni curate 13 mln di persone"
Roma, 7 set. (Adnkronos) - “La speranza dei nostri fondatori era quella in futuro di diventare inutili, cioè che si potesse fare a meno di qualcuno che cura le vittime della guerra, siamo ancora lontani da questa visione”. Lo ha detto Simonetta Gola, direttrice comunicazione Emergency, durante i festeggiamenti del trentennale della Ong in corso a Reggio Emilia. “In 30 anni Emergency ha curato 13 milioni di persone e questo è un dato oggettivo - ha aggiunto - Credo che abbia portato anche una visione del mondo più basata sui diritti delle persone, sulla centralità dei diritti e sull'uguaglianza. È ovvio che è un po' un pensiero in controtendenza se vediamo quello che sta succedendo intorno a noi”.
“I nostri fondatori, Gino Strada e Teresa Sarti e quel piccolo gruppo di persone che hanno dato vita a Emergency dicevano che la nostra speranza era di diventare inutili, cioè che alla fine si potesse fare a meno di qualcuno che cura le vittime della guerra perché non ci sarebbero state più guerre - ha continuato sul futuro di Emergency Gola - Noi siamo molto lontani da questo punto di vista. Continueremo a curare le vittime ma, come ci ha insegnato Gino, anche a rivendicare i diritti per tutti e a lavorare perché si capisca che la guerra non può essere un'alternativa''.
“Quest'anno Emergency compie 30 anni e abbiamo pensato - ha sottolineato Gola- che il senso vero della nostra storia è che ha permesso a tante altre persone, 13 milioni, di continuare la loro storia. Sono persone vittime della guerra, vittime della povertà, che hanno trovato un medico quando ne hanno avuto bisogno e poi la storia di tutte le persone che ci hanno aiutato a fare questo lavoro.Quindi tutti i nostri operatori umanitari, i volontari, i donatori, tutte le persone che si sono interessate ai destini di altre persone dall'altra parte del mondo”.
I temi del Festival spaziano dai conflitti dimenticati, conflitti africani, all'intelligenza artificiale, dalla situazione a Gaza, al senso di comunità fino all'uso della parola in tempo di guerra, soprattutto il linguaggio dei media, così importante nel racconto di un conflitto.
“Importante parlare del conflitto del Sudan - ha continuato Gola - dove Emergency è presente da molti anni e nell'ultimo anno di guerra ha difeso il suo spazio, anche se lo spazio umanitario per le organizzazioni che portano aiuto alle vittime di guerra si sta restringendo sempre di più. Al Festival presentiamo il podcast di Emergency registrato sulla nostra live support registrato da Paolo Giordano che ha partecipato a una missione di salvataggio e ha raccontato il suo punto di vista, un punto di vista di uno scrittore di fronte a un fenomeno che non conosceva. Abbiamo discusso di che cosa unisce una persona a un'altra e che cosa ci divide, come si crea una comunità e come una comunità può generare il cambiamento. I temi sono tanti dall'intelligenza artificiale e l'intelligenza umana, se sono collaborative o competitive, a come funziona l'opinione pubblica in guerra o in pace”.
Fino al 20 ottobre al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia sarà visitabile la mostra “Humanity Lovers” sul trentennale di Emergency. Un filo conduttore di parole, idee e persone che tengono unite l'attività della Ong. “Invece di fare un percorso cronologico per raccontare 30 anni, abbiamo pensato che in qualche modo le sale operatorie si aprono, si chiudono, le persone cambiano ma in realtà le idee sono quello che ci tengono insieme - ha spiegato Simonetta Gola, direttrice comunicazione Emergency - Quindi abbiamo parlato di guerra, di diritti, abbiamo parlato di cura naturalmente, ma anche di bellezza, di neutralità, di cultura. Noi siamo convinti che la cultura, la condivisione di valori, che sono poi i valori della difesa dei diritti umani, della solidarietà e della giustizia, possano ancora tenere insieme le persone e creare un cambiamento nella società”.
La mostra “Humanity Lovers” si declina in un percorso attraverso dieci parole: guerra, diritti, neutralità, uguaglianza, utopia, cura persone, bellezza, cultura, scelta. Dieci parole che trasmettono l’identità di Emergency, il suo patrimonio genetico, che ricordano i valori e le idee alla base del suo agire, la radice che resta la stessa, anche quando fuori tutto cambia.
- 21:34 - Venezuela: revoca a Brasile rappresentante diplomatico Argentina
Caracas, 7 set. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) - Il governo del Venezuela ha annunciato la revoca dell'approvazione concessa al governo del Brasile come rappresentante diplomatico dell'Argentina a Caracas a causa dell'utilizzo delle strutture diplomatiche argentine per pianificare "attività terroristiche" e "tentativi di assassinio".
"Il Venezuela è costretto a prendere questa decisione motivato dalle prove disponibili riguardanti l'uso delle strutture di quella missione diplomatica per la pianificazione di attività terroristiche e tentativi di omicidio contro il presidente costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro Moros, e contro la vicepresidente esecutiva, Delcy Rodríguez Gómez, dai fuggitivi della giustizia venezuelana che restano al suo interno", spiega la nota ufficiale venezuelana.
- 21:31 - Mo: 3 membri Protezione civile libanese uccisi in raid israeliano
Beirut, 7 set. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) - La Direzione Generale della Protezione Civile del Libano ha riferito della morte di tre dei suoi lavoratori e di un altro ferito in un bombardamento israeliano contro un veicolo mentre stavano lavorando per spegnere un incendio. "Sono tre gli operai morti, Qassem Bazzi, Mohamed Hashem e Abbas Hamud, a seguito di un attacco israeliano contro un veicolo antincendio che aveva completato un intervento nella località di Frun, nel distretto di Nabatié" , ha precisato l'organizzazione, secondo l'agenzia di stampa ufficiale libanese Nna.
Il quotidiano libanese 'L'Orient le Jour' ha riferito che un drone militare israeliano ha preso parte all'attacco e ha sottolineato che l'incendio contro cui combattevano le vittime era stato provocato il giorno prima sempre dagli attacchi israeliani. Inoltre, è stato riferito che altri due membri della Protezione Civile sono rimasti feriti dal fuoco dell'artiglieria israeliana a Qabrija, nel distretto di Marjayún.
- 21:11 - Mo: Burns, 'presto nuova dettagliata proposta per cessate il fuoco'
Londra, 7 set. (Adnkronos) - Il direttore della Cia William Burns ha detto che una "proposta più dettagliata" per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e un accordo per il rilascio degli ostaggi saranno presentati nei prossimi giorni. "Offriremo questa proposta dettagliata, spero nei prossimi giorni, e poi vedremo. È una questione di volontà politica", ha detto durante un evento a Londra.
A seguito della dichiarazione di Burns, un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che "è assolutamente possibile" che Israele riceva presto una nuova proposta dagli Stati Uniti. "Stiamo ancora aspettando di vedere" cosa contiene, ha aggiunto.
- 20:09 - Mo: Katz critica Erdogan per richiesta alleanza islamica contro Israele
Tel Aviv, 7 set. (Adnkronos) - Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha duramente criticato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan - per aver chiesto un'alleanza islamica contro Israele, sostenendo che lo Stato ebraico cerca di conquistare le nazioni della regione - accusandolo di incitamento e diffusione di pericolose falsità.
"Erdogan continua a gettare il popolo turco nel fuoco dell'odio e della violenza per il bene dei suoi amici di Hamas", ha scritto Katz su X. Ha descritto l'affermazione di Erdogan come "una pericolosa menzogna e incitamento", aggiungendo che Israele sta difendendo i suoi confini e i suoi cittadini da Hamas e dall'"asse del male" dell'Iran. Katz ha inoltre accusato Erdogan e la Fratellanza Musulmana di lavorare al fianco dell'Iran per destabilizzare i regimi arabi moderati in Medio Oriente. "Erdogan dovrebbe tacere e vergognarsi", ha concluso Katz.
- 19:58 - Mo: manifestanti davanti casa di Netanyahu, chiedono rilascio ostaggi
Tel Aviv, 7 set. (Adnkronos) - Manifestanti si sono radunati davanti alla residenza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme per chiedere il rilascio degli ostaggi, sventolando bandiere gialle che rappresentano il movimento per la liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas. I manifestanti hanno intonato slogan, chiedendo la fine della guerra, la caduta del governo e un altro sciopero generale per fare pressione su un accordo. "Le bugie del regime non porteranno sicurezza", hanno gridato.
Intanto, migliaia di persone si sono radunate in Begin Street a Tel Aviv, davanti al quartier generale dell'Idf, per la protesta settimanale volta a chiedere un accordo di cessate il fuoco con Hamas e la consegna di ostaggi. Un organizzatore afferma che sono presenti o in procinto di arrivare 400.000 persone.