Per sei giorni ha urlato invocando aiuto, ma invano. Intorno a lui regnava il silenzio, interrotto solo dal rumore della pioggia. Finché ad un certo punto, quando le forze, ma soprattutto la speranza, stavano per abbandonarlo, alcuni pescatori hanno finalmente notato il rottame e hanno chiamato i soccorsi. Così è stato salvato Matthew R. Reum, 27enne di Mishawaka, nell’Indiana, Usa, rimasto intrappolato nelle lamiere del suo furgone finito sotto un ponte autostradale dopo un incidente.
Il veicolo su cui viaggiava il giovane era uscito dalla Interstate 94, mancando il guardrail, e si era ribaltato più volte prima di atterrare nel terreno sottostante al ponte autostradale. Il tutto senza che nessuno se ne accorgesse. Così, Reum ha trascorso sei giorni in condizioni critiche per le gravi ferite riportate nell’impatto, sopravvivendo solo grazie all’acqua piovana.
I soccorritori sono stati chiamati da due uomini che, alla ricerca di un luogo per pescare, hanno notato il pick-up danneggiato con l’airbag aperto. Sono rimasti sorpresi quando, dopo aver toccato il corpo, Reum ha girato la testa e ha iniziato a parlare. Dopo un lungo e delicato intervento, i soccorsi sono riusciti ad estrarre il 27enne dalle lamiere e l’hanno trasportato in ospedale. Mario Garcia, uno dei pescatori che ha trovato il giovane, ha dichiarato ai media americani di essere rimasto scioccato nel vedere l’uomo vivo dopo tanti giorni trascorsi all’aperto: “Era in quelle condizioni dal 20 di dicembre, ma era vivo e molto felice di vederci”, le parole di Garcia.
Reum ha raccontato di aver gridato invano aiuto: il suo cellulare era fuori portata e il suo corpo intrappolato non gli consentiva di raggiungerlo per telefonare ai soccorsi. Portato in ospedale con ferite pericolose per la vita, Reum ha superato la notte, ma resta in condizioni critiche. La polizia ha sottolineato che la sua volontà di sopravvivere è stata straordinaria e che la prontezza degli uomini che lo hanno trovato ha fatto la differenza.
