Scherzare sulla “droga dello stupro” sta costando una bufera di critiche e richieste di dimissioni al ministro dell’Interno britannico James Cleverly. Durante un ricevimento al numero 10 di Downing Street, Cleverly ha detto di voler dare a sua moglie la sostanza, poche ore dopo aver annunciato un giro di vite sulla crescente diffusione di questo crimine, detto in inglese ‘spiking’, in cui ai drink di donne e ragazze vengono aggiunti farmaci con l’obiettivo di renderle semi incoscienti e approfittarne.

Come rivelato dal Mirror, riferendosi a sua moglie, Cleverly ha detto alle ospiti che “un po’ di Rohypnol nel suo drink ogni sera non è del tutto illegale se è solo un po’”. Il ministro ha anche riso dicendo che il segreto di un matrimonio lungo è assicurarsi che la propria coniuge sia “sempre leggermente sedata in modo che non possa mai rendersi conto che ci sono uomini migliori là fuori”. Il suo portavoce ha liquidato i suoi commenti definendoli “uno scherzo ironico”, del quale comunque il ministro si scusava.

Ma non è bastato a evitare feroci polemiche. Il ministro ombra dell’Interno Yvette Cooper ha dichiarato: “Lo spiking è un crimine grave e inquietante che sta avendo un impatto devastante sulla vita delle giovani donne. È davvero incredibile che il ministro dell’Interno abbia fatto battute così spaventose proprio lo stesso giorno in cui il governo ha annunciato una nuova stretta contro lo spiking. Ciò suggerisce che, pur essendo il ministro del Gabinetto responsabile in ultima analisi della lotta alla violenza contro le donne e le ragazze, non capisce quanto sia grave questa situazione”.

Il Rohypnol, insieme al Ghb, un sedativo del sistema nervoso, è diventato noto come “droga dello stupro”. Questi farmaci vengono utilizzati legalmente per la sedazione medica, ma il possesso senza prescrizione comporta un massimo di due anni di reclusione. Secondo i dati del Consiglio nazionale dei capi di polizia, nei 12 mesi fino a maggio sono stati denunciati quasi 6.800 reati in cui è stata usata la droga dello stupro. E un sondaggio di YouGov dello scorso anno ha rilevato che una donna su 10 e un uomo su venti hanno affermato di aver bevuto alcolici cui era stato aggiunto un farmaco.

La ong che assiste le donne vittime di abusi Women’s Aid ha dichiarato: “Contiamo sui leader politici perché agiscano per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze e alla misoginia che ne è alla base. È fondamentale che le sopravvissute allo spiking vedano i ministri trattare seriamente l’argomento e non minimizzare la realtà che tante donne devono affrontare”. Un’altra organizzazione per i diritti delle donne, la Fawcett Society, ha invitato Cleverly a dimettersi, chiedendo: “Come possiamo fidarci di lui per affrontare seriamente la violenza contro donne e ragazze?”. In una dichiarazione si legge: “È disgustoso che il ministro incaricato di garantire la sicurezza delle donne pensi che qualcosa di così terrificante come drogare le donne sia una cosa da ridere”.

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