Non possiamo chiedere ai cittadini di stringere la cinghia se la coperta non è corta e viene usata per tenere al calduccio le banche. Due miliardi sono stati presi dalle tasche dei cittadini”. Il presidente M5s Giuseppe Conte ha accusato il governo Meloni di “essere preda delle lobby della sanità, dell’industria bellica, delle grandi banche, dei padroncini che non vogliono pagare gli stipendi giusti” nel corso di una conferenza stampa in Senato per presentare la contromanovra M5s. Ovvero, una serie di proposte alternative, tra queste anche alcuni emendamenti comuni insieme ad altre forze di opposizione, Pd e Alleanza Verdi Sinistra, sul tema della Sanità.
“Non è accettabile che quelli che erano gli eroi della pandemia oggi siano schiaffeggiati e costretti ad andare in pensione. Meloni fermi i tagli alla sanità. Su questa abbiamo trovato convergenze (con dem e Avs, ndr), ma non con Italia Viva che si è sfilata da sempre, né con Azione che ha una visione diversa”, ha precisato Conte. Per poi aggiungere in merito agli emendamenti prima presentati e poi ritirati dalla Lega: “Siamo già a un premierato di fatto visto che la presidente del Consiglio considera ‘blindata’ la manovra per gli stessi parlamentari della maggioranza. Abbiamo letto che il capogruppo leghista Massimiliano Romeo aveva presentato tre emendamenti che lui stesso aveva considerato innocui, ma sono stati costretti a ritirarli e a scusarsi”.
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