Caos nel Parlamento albanese. L’opposizione di centrodestra, per la seconda volta nel giro di una settimana, ha tentato di bloccare lo svolgimento della seduta ammassando sedie di fronte al podio e accendendo fumogeni.

I deputati democratici, sostenitori dell’ex premier Sali Berisha, i quali non riconoscono l’attuale presidente del Partito Democratico (PD), partito di centrodestra guidato da Lulzim Basha hanno protestato contro la maggioranza di centrosinistra del premier Edi Rama, accusata di “aver negato la costituzione di una serie di commissioni d’inchiesta”.

I fumogeni hanno creato una densa nube all’interno della sala, ma i socialisti sono comunque andati avanti con la votazione di una serie di atti e disegni di legge, con procedure accelerate e senza nessun commento o spiegazioni, chiudendo la seduta in meno di 20 minuti.

A parere della maggioranza, l’aggressivo atteggiamento dell’opposizione non avrebbe niente a che fare con il mancato rispetto dei loro diritti, ma “con i problemi di Berisha con la giustizia”. L’ex premier, infatti, è finito sotto inchiesta per corruzione insieme al genero, finito agli arresti circa tre settimane fa.

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