Televisione

Che Tempo che Fa, ecco la letterina di Luciana Littizzetto a Giorgia Meloni: “Sarai incazzat* nera, ma non nera estoril. Nera come ‘tengo la camisa nera’”

di F. Q.

Fabio Fazio sbanca gli ascolti, ancora, con il nuovo corso di Che Tempo Che Fa sul Nove. E Luciana Littizzetto legge una letterina destinata alla premier Giorgia Meloni e all’ormai ex compagno Andrea “Giambruno e trino, maschio beta di donna alfa. Portatore di tre nomi maschili“. Sulla presidente del Consiglio la comica va dritta al punto: “Che tu sia furente col tuo compagno, che già la parola compagno non ti piaceva prima, figuriamoci adesso, lo immagino. Sarai incazzata nera, ma non nera estoril. Nera come ‘tengo la camisa nera’. E ti capisco. Guarda. Hai fatto bene a mollarlo. Con Salvini non puoi farlo ma con lui si”, ha aggiunto Lucianina, come la chiama il suo partner in scena Fazio. “Non eravate nemmeno una famiglia tradizionale e quindi vi risparmiate pure il divorzio. Basta un arrivederci amore ciao, insieme a te non ci sto più guardo le nuvole lassù. E comunque volevo dirti che è capitato a tutte, di innamorarsi di uno sciocco. E dico sciocco per non essere scortese. Tutte abbiamo avuto le fette di prosciutto sugli occhi. E con te è stato ancora più facile perché prosciutto e Meloni si sposano bene”, ha proseguito Littizzetto.

“Quando ti innamori, magari in lui noti già una certa carenza di neuroni, ma pensi ‘Io lo cambierò’. Ma gli uomini non li cambi nemmeno se hai conservato lo scontrino. E alla fine ti ritrovi un pistola con le mani sul pacco a controllare genitale 1 e genitale 2. Sono certa che se si vedessero i fuori onda di tutti i mariti italiani, forse di matrimoni se ne salverebbero la metà. Ancora una cosa. Forse nel tuo messaggio il P.S. lo hai scritto senza consultarti con un geologo. ‘Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua’”, ha affermato citando un passaggio del post della premier.“Guarda che è il contrario. È come dicono i latini: GUTTA CAVAT LAPIDEM. Alla fine l’acqua è più forte della pietra, alla lunga la buca, la modella, la leviga, la ridimensiona. Guarda le pietre dei ruscelli o quelle portate dal mare come sono belle, tonde e luccicanti. L’acqua è vita, disseta e purifica. Scorre e va avanti. Ti conviene molto di più essere goccia che scivola credimi, anche se ti piace pensarti pietra. P.S. Come vedi la triade santa, mamma papà e bambino è saltata ancora una volta. E non credo basterà una pèsca a salvarla”, ha concluso la comica.
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