Adesso Forza Italia ignora le indicazioni del ministero dell’Economia e chiede di prorogare ancora di sei mesi il Superbonus al 110% per i condomini se sono stati effettuati lavori per almeno il 30% entro dicembre di questo anno. Con un emendamento al decreto legge asset all’esame delle commissioni Ambiente e Industria in Senato, gli azzurri assumono un’altra postura rispetto alle decisioni già prese dal governo Meloni nei confronti del bonus edilizio, affondato a ripetizione dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che recentemente lo ha bollato come un “mal di pancia” che “non permette altri interventi” e affonda le casse pubbliche.

Non solo: rispondendo all’interrogazione del Movimento 5 Stelle, appena 24 ore fa, il ministro aveva chiarito che “non è intenzione del governo procedere alla proroga delle misure relative agli interventi nelle forme finora conosciute”. Nel testo invece si prevede che “la detrazione continui ad operare per le spese sostenute sino al 30 giugno 2024, nella percentuale spettante al 31 dicembre 2023, a condizione che, alla medesima data del 31 dicembre 2023, siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo”.

La mossa di Forza Italia – chiesta anche dall’Ance – è chiarita da Erica Mazzetti, che già quando il Superbonus venne segato con un blitz in Consiglio dei ministri fu tra le più critiche contestatrici della mossa: “Dobbiamo essere responsabili come forze di governo”, spiega invitando “a valutare seriamente il rischio di lasciare migliaia di famiglie senza casa, migliaia di lavoratori senza lavoro, imprenditori sul lastrico e, non ultimo, scheletri di case a causa dei cantieri non completati che diventeranno anche un problema di sicurezza”. Concepito “dagli spendaccioni giallorossi, ha appesantito le casse pubbliche e di molto – continua – ma è anche vero che così facendo si va incontro a una bomba sociale”.

Di fronte alla strambata dei berlusconiani, insorgono le opposizioni che definiscono il centrodestra “ridicolo” e impegnato a “giocare più parti in commedia”. Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo M5S della Camera dice: “Quindi il Superbonus, a stare a questo emendamento, non è né una tragedia contabile, né la più grande truffa del secolo. È un centrodestra ridicolo, disperato e allo sbando. Nel frattempo più di 30mila imprese a più di 300 mila famiglie assistono allibite a questa vergognosa prosecuzione di presa per i fondelli”. Mentre per Ubaldo Pagano e Marco Misiani, capogruppo Pd in commissione Bilancio e in commissione Ambiente, la maggioranza “sfiora il ridicolo provando ora a giocare più parti in commedia, senza rendersi conto dei problemi provocati a migliaia di imprese e centinaia di migliaia di italiani”. L’emendamento presentato da Forza Italia “ci parla appunto di questo atteggiamento che nasconde in realtà un tentativo maldestro di mettere una pezza ai suoi errori”, aggiungono evidenziando i contrasti interni alla maggioranza: “La luna di miele del governo sembra ormai agli sgoccioli”.

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