Durante il processo “abbiamo sentito in aula troppi ‘non so’ e ‘non ricordo’. Dai tecnici e dagli ingeneri incaricati delle valutazioni ci saremmo aspettati di più. È emersa purtroppo tanta approssimazione e incompetenza“. Così Egle Possetti, portavoce del Comitato ricordo parenti vittime del ponte Morandi, intervenendo durante la commemorazione dei 43 morti del crollo del viadotto. “Ci sono state valutazioni errate, edulcorate. E tutto questo ha contribuito a creare il substrato su cui si è sviluppata questa tragedia – ha aggiunto – Ci sono stati i testimoni, molte persone che conoscevano le problematiche di questo ponte e hanno taciuto, hanno scherzato con la vita di milioni di persone”.

Possetti ha quindi fatto accenno agli imputati sottolineando che nessuno “pare esprimere dubbi sul proprio operato” e nessuno “fa accenno a qualche errore”: “Speriamo che la verità possa emergere con forza in tutti i gradi di giudizio – ha concluso – noi non staremo a guardare”.

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