World News

“Abbiamo affittato una stanza con Airbnb: siamo stati spiati con telecamere nascoste. Ora chiediamo 75 mila euro”: la storia di Kaylee Gates e Christian Caprarola

Lei "ha iniziato a iperventilare, evidentemente in stato di shock". La storia la racconta FOX5 D.C. Una volta certi della presenza delle microcamere, i due hanno lasciato la stanca e sono andati alla polizia di Montgomery, prima di cercarsi un albergo dove alloggiare

di F. Q.

Avevano deciso di passare due giorni in un alloggio Airbnb nel Maryland, il Silver Spring e con l’occasione di andare a trovare la sorella di lui. Un viaggio in auto di ben 23 ore dal Texas per arrivare a destinazione. Kaylee Gates e Christian Capraro pensavano di avere tutta la privacy possibile finché non si sono accorti che i diversi rilevatori di fumo sparsi per la casa “nascondevano” delle telecamere. I fatti risalgono all’agosto 2022. I due fidanzati hanno subito chiamato la polizia. Ora la causa intentata dai due contro il proprietario delll’alloggio, Christopher Goisse, è arrivata in tribunale: “Dopo essersi sistemati, i querelanti hanno deciso di fare una doccia”, si legge nelle carte. I due hanno fatto sesso e “sono poi tornati nella stanza, dove si sono sdraiati sul letto, hanno messo su un film e hanno iniziato a rilassarsi (…) Il signor Capraro, che installa rilevatori di fumo per lavoro, ha notato in quel momento un rilevatore al centro del soffitto e un altro nell’angolo della stanza”. Gates e Capraro hanno allora esaminato i rilevatori della camera e ne hanno trovato uno anche in bagno. Lei “è andata in iperventilazione, evidentemente in stato di shock“. La storia la racconta FOX5 D.C. Una volta certi della presenza delle microcamere, i due hanno lasciato la stanca e sono andati alla polizia di Montgomery, prima di cercarsi un albergo dove alloggiare.

Daniel Whitney, l’avvocato della coppia, ha spiegato: “Quando l’invasione della privacy avviene attraverso una telecamera nascosta che registra momenti privati, la vita della vittima non è più la stessa. Nessuna somma di denaro può ripristinare la privacy che è stata violata (…) Una volta fatta quella registrazione, è impossibile sapere a chi l’ha inviata (l’host, ndr), se è stata condivisa, se sia stata diffusa sul web e questa è una delle più grandi paure dei miei clienti”. “Penso che quello che è successo ai nostri clienti sia la punta dell’iceberg per quanto riguarda le telecamere nascoste in Airbnb e altri affitti a breve termine”, ha aggiunto il legale. Kaylee Gates e Christian Capraro hanno chiesto 75 mila euro di risarcimento. Il proprietario, Christopher Goisse, si è da subito dichiarato estraneo ai fatti e ha anzi insinuato che siano stati i due ad mettere le telecamere.

“Abbiamo affittato una stanza con Airbnb: siamo stati spiati con telecamere nascoste. Ora chiediamo 75 mila euro”: la storia di Kaylee Gates e Christian Caprarola
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.