Quella che doveva essere una tranquilla e spensierata giornata al mare si è trasformata in una vera e propria tragedia: venerdì 2 giugno, a Jesolo (Venezia), un diciassettenne si è tuffato da un pontile e adesso rischia di perdere l’uso delle gambe.

La vicenda, secondo quanto riferito da Jesolo Turismo spa, è accaduta nel pomeriggio, intorno alle 16, nel tratto di mare corrispondente alla zona di piazza Brescia. Il ragazzo, di origine marocchina e residente a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, stava trascorrendo la giornata in spiaggia con alcuni amici, fin quando non ha deciso di lanciarsi in mare da un pontile in un punto in cui l’acqua è così poco profonda da non superare le ginocchia, finendo per battere il capo sul fondale.

Immediata la reazione degli amici, che hanno subito capito la gravità della situazione, e sono intervenuti per aiutare il 17enne, mentre nel frattempo arrivavano anche i bagnini presenti in spiaggia. Trasportato a riva, il minorenne è stato soccorso dall’ambulanza del 118, che lo ha trasportato in ospedale, da cui poi è stato trasferito in elicottero per ricevere le cure di un centro specializzato. Pare che il ragazzo lamentasse di non avvertire la sensibilità agli arti inferiori, ma saranno solo gli esami medici a stabilire la gravità del danno subito dall’impatto con il fondale marino.

In tutte le spiagge di Jesolo – come ricordato da Jesolo Turismo – vige il divieto di tuffarsi dai pontili, proprio a causa del fondale troppo basso, e sono già state messe in atto diverse campagne di sensibilizzazione per evitare comportamenti analoghi a quelli del 17enne.

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