Il mondo FQ

La7

Ultimo aggiornamento: 12:26 del 13 Maggio 2023

Tridico a La7: “Io cacciato dall’Inps? Dal governo Meloni un atto scorretto di arroganza politica verso tutto l’ente”

Icona dei commenti Commenti

Perché mi hanno cacciato dall’Inps? Bisognerebbe chiederlo ad altri. Ma quello del governo Meloni non è tanto un attacco nei miei confronti. È un attacco verso una grande istituzione che tra l’altro ha una legge speciale che garantisce la sua autonomia e la sua indipendenza, la legge 88/89“. Sono le parole pronunciate a Otto e mezzo (La7) dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico, che, a seguito del decreto legge del governo Meloni sulle norme relative alla governance dell’Inps e dell’Inail, è stato “dimissionato” dall’attuale esecutivo nonostante il suo mandato scada il 15 aprile 2024.

Tridico spiega: ” È un attacco contro l’Inps perché commissaria addirittura il direttore generale. Quando sono arrivato nel 2019, c’era un altro direttore generale che era stato nominato dal mio predecessore e che scadeva nel 2022. È appunto rimasto fino alla sua scadenza naturale del 2022. Il direttore generale dell’Inps non è a nomina politica. E invece in questo caso si fa decadere politicamente con un decreto. Non so se si comprende davvero la gravità di quest’azione nei confronti di un ente – continua – che, con quel decreto del governo Meloni, vede anche la sua tecnostruttura subire l’arroganza politica. È un attacco contro una istituzione che ha fatto tanto in questo periodo in mondo autonomo e indipendente a sostegno del paese. Ha assunto 12mila persone in 4 anni, contrariamente ad altre pubbliche amministrazioni e che ha aumentato la produttività riducendo i tempi di liquidazione. Insomma, è un atto scorretto“.

Alla conduttrice Lilli Gruber che gli chiede perché si stupisce, visto che è stato scelto 4 anni fa dal M5s, Tridico risponde: “Non è questo il punto, tutti i presidenti sono a nomina politica, anche i miei predecessori lo erano. Il problema è utilizzare lo strumento del commissariamento, che è previsto per gli enti pubblici quando sorgono problemi di mafia o di gravi inefficienze o di cambiamento radicale di una governance. In questo caso, invece, è stato usato il commissariamento per anticipare le scadenze degli organi. È un atto scorretto, un atto che mina l’autonomia dell’Inps. La legge affida ai governi la possibilità di fare spoils system su alcune agenzie e su alcuni enti pubblici. Tra questi non c’è l’Inps. Il punto è molto semplice, altrimenti giustifichiamo cose che non sono giustificabili“.

E conclude: “Certo, la nomina del presidente dell’Inps è politica, ma a scadenza del predecessore e non con un fittizio commissariamento che prelude a fatti gravi. Quindi, lo spoils system esiste e in genere ci sono 90 giorni di tempo entro i quali il governo può nominare i presidenti di alcune agenzie o in alcuni istituti. Ma non esiste per l’Inps, che tra l’altro è posseduta per i due terzi del suo bilancio da aziende e sindacati – chiosa – C’è, insomma, l’influenza di un potere politico nei confronti di un potere amministrativo, su cui anche in passato i giuristi hanno riflettuto realizzando che questo non è possibile. Fare ricorso? No, non è mia competenza, né mio interesse, anche se qui ci sono dei principi di legge che sono stati aggirati”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione