Da Cisternino, in provincia di Brindisi, si era ritrovato a combattere per la libertà tra i monti della Val d’Aosta. Lì saranno sparse le sue ceneri, come aveva deciso. E’ la storia del partigiano Pietro Parisi, nome di battaglia Brindisi. La cerimonia è stata fissata proprio oggi 25 aprile, il giorno della Liberazione dal nazifascismo. Parisi è morto a febbraio a 98 anni, essendo nato il 6 luglio 1924: era l’ultimo partigiano pugliese iscritto all’Anpi. “Di professione contadino – lo ha ricordato in quei giorni l’associazione dei partigiani – chiamato alle armi a 19 anni, dopo lo sbandamento dell’8 settembre 1943 si rifugia fra i contadini nell’Astigiano lavorando in campagna. Unitosi ai partigiani, si trasferisce in Val d’Aosta dove milita dal 1° novembre 1943 al 7 giugno 1945 nella 176a Brigata Garibaldi “Antonio Gramsci”. A guerra terminata, Parisi si è dedicato alle attività delle associazioni antifasciste, oltre che all’attività sportiva come podista. Ha pubblicato un libro di memorie e ha ricoperto il ruolo di presidente onorario dell’Anpi provinciale di Brindisi. “La sua figura giovanile ed energica, il suo esempio di militante antifascista instancabile, il suo insegnamento resteranno indelebili nella memoria democratica” aggiunse ancora l’Anpi.

QUI LA SUA TESTIMONIANZA SUL MEMORIALE ONLINE DELLA RESISTENZA, NELL’INTERVISTA DI GAD LERNER

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