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Partecipa alla maratona di Londra con un cancro incurabile: “La mia paura più grande è di non poter più correre”

di F. Q.

È una storia di forza quella che arriva direttamente dalla Maratona di Londra. Protagonista è Caroline Frith, una veterinaria di 45 anni e a raccontarla è il Telegraph: la donna, a cui è stato diagnosticato un cancro incurabile, ha deciso di correre la maratona. La sua paura più grande, infatti, è quella di non poter più correre.

Il pezzo è raccontato in prima persona e a raccogliere la storia è stata la giornalista Leah Hardy anche lei reduce da un cancro. La storia di Frith inizia in realtà nel 2014 quando scopre di avere un cancro al seno: “Stavo guardando un programma televisivo su una giovane donna con un cancro al seno che aveva avviato un’organizzazione benefica per incoraggiare le donne a controllarsi il seno. Nella mia famiglia c’è una storia di cancro al seno. Ma pur sapendolo non avevo mai fatto controlli regolari”. Dopo un intervento chirurgico e la chemioterapia, alla 45enne viene detto che le possibilità di recidiva sono molto piccole. Ma dopo otto anni, il cancro torna. “Una sera di febbraio dello scorso anno mi sono toccata la clavicola e ho sentito un nodulo”. Le prime immagini non mostrano un cancro particolarmente esteso, ma a maggio, dopo una Pet, Frith scopre che il cancro si è diffuso alle ossa: “Significava che era al quarto stadio e incurabile”. Oggi, dice, scansioni recenti hanno dimostrato che il cancro si è diffuso anche al cervello. Ma Frith resta ottimista: “Quando hai il cancro tutto viene visto attraverso la lente del cancro. Ma io penso ‘beh quanti malati di cancro al quarto stadio corrono maratone?'”.

Il suo pensiero, in tutto il racconto, è rivolto ai figli che oggi hanno 11 e 14 anni. Ma perché la decisione di correre la maratona proprio quest’anno? Frith racconta di aver partecipato alla manifestazione l’ultima volta 12 anni fa. Da allora ha riprovato a partecipare ogni anno, ma non ha mai ottenuto un posto. “Sapevo però che quest’anno poteva essere l’ultimo e l’unico modo in cui avrei potuto partecipare era attraverso un ente di beneficenza”. Così oggi Frith è pronta a correre la Maratona sostenuta dai centri “Maggie’s Barts” che forniscono supporto ai malati di cancro.

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