“Gli incidenti possono capitare. Ma com’è possibile che un treno deragliato blocchi tutta Italia?”. La domanda se la pone una ragazza che per ore è rimasta in attesa alla stazione Termini insieme al fidanzato: dovevano festeggiare il loro anniversario a Venezia. La sua frase rappresenta la frustrazione di migliaia di pendolari e passeggeri, vittime del caos che si è scatenato giovedì mattina nelle stazioni di tutta Italia. La causa è il treno merci deragliato nella notte alle ore 3.15 nella stazione di Firenze Castello. Nessuno è rimasto ferito ma l’incidente ha provocato diversi danni all’infrastruttura. La conseguenza è stata la chiusura della circolazione sia sulla linea ad Alta Velocità Milano-Roma e Venezia-Roma, sia su quella storica, in particolare sulla linea regionale Firenze-Prato-Viareggio. Una sospensione che ha provocato cancellazioni e ritardi a cascata. Come ha fatto sapere Rete ferroviaria italiana, la circolazione ferroviaria sulla linea AV Firenze-Bologna è ripresa “gradualmente” a partire dalle ore 11.50. Solo nel tardo pomeriggio, dalle 17, la linea alta velocità Firenze-Bologna è tornata regolare. “Rimane interrotta la circolazione ferroviaria sulla linea convenzionale, dove i tecnici di Rfi proseguiranno gli interventi di ripristino. Attivato servizio sostitutivo con autobus”, informa Ferrovie dello Stato.

Le conseguenze di cancellazioni e ritardi però si sono fatte sentire per tutta la giornata: ci sono state oltre 50 cancellazioni e alcuni treni hanno accumulato più di 5 ore di ritardo. C’è stata perfino una temporanea sospensione della vendita dei biglietti per garantire ai passeggeri bloccati in stazione di poter partire. Già delle prime luci dell’alba alla stazione Termini di Roma si sono create lunghe code agli sportelli informativi, mentre a Milano “c’è più gente stamattina che quando siamo partiti per il Covid“, ha raccontato Carmine, che doveva rientrare a Salerno dopo aver visto Inter-Benfica di Champions League. Disagi inevitabili anche per i passeggeri in arrivo o in partenza dalla stazione di Napoli Centrale: due Frecciarossa partiti da Torino e Milano hanno accumulato 215 minuti di ritardo.

I disagi a Roma – I pendolari e i turisti sono da ore in un’odissea che sembra loro senza fine: “Purtroppo ho un funerale domani mattina. Ci hanno avvisato una mezz’ora prima della partenza. Siamo disperate”, ha detto una signora diretta a Torino, tra le centinaia di persone ferme sulla banchina dopo la lunga attesa all’info point della Stazione Termini di Roma. Il carro merci deragliato a Firenze sta continuando a creare molti problemi a chi cerca di partire o di arrivare nella Capitale. “Ho un colloquio a Milano domani mattina. Ho 400 numeri davanti a me. Non so cosa fare. Non mi rispondono al telefono”, dice un uomo in fila. “Qui è una vera odissea“, sottolinea con tono rassegnato un signore diretto in Lombardia. “Noi siamo arrivati qui alle 7. Dovevamo festeggiare il nostro anniversario a Venezia. Abbiamo preso le ferie per farci questo weekend e nessuno è chiaro sulle soluzioni possibili, oltre l’attesa estenuante”, dice una ragazza piangendo accanto al fidanzato, mostrando il foglietto con il numero preso alle 8 e 45 di questa mattina. “Io dovevo tornare a Lecce“, dice invece una studentessa assieme ad altri due ragazzi di Barletta. “Con mia mamma dovevo andare a Milano per fare visita a mia zia. Io dovrei rimanere lì. Spero di poter arrivare su, almeno per fine giornata”, dice un giovane con la sorellina e la madre affianco.

Il caos a Milano – Situazione identica alla stazione Centrale di Milano, dove i ritardi e le cancellazioni dovute al deragliamento di un merci nella notte a Firenze, si aggiungono alle tante presenze per il Salone del Mobile e anche a quelle dei tifosi arrivati in città per la partita di Champions dell’Inter. Tutti si assiepano davanti ai cartelloni guardando se il treno che devono prendere è fra quelli semplicemente in ritardo o partirà: “E’ un disastro totale. Ci aspettano per un congresso di oncologia a Roma ma non so se arriveremo – dice Gigi Merola, dipendente Novartis che si trova con alcune colleghe – Dalla regia ci dicono di guardare i tabelloni”. Tanti si accalcano dal personale di Trenitalia che dà informazioni. “Ci hanno detto di provare a salire sui treni che partono. Si deve chiedere al capotreno e lui dice se c’è posto. Il mio treno era alle 7.20 e sono congelata“, racconta Sonia, in partenza per Salerno. “Ora cerchiamo di prendere un treno e se non lo troviamo cercheremo un posto per dormire. Certo che c’è disorganizzazione” aggiunge Laura, venuta col marito in vacanza da Napoli.

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