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Ginevra, arrestato dopo sette anni l’assassino di Valentina Tarallo, la ricercatrice italiana uccisa a sprangate a Ginevra

Ginevra, arrestato dopo sette anni l’assassino di Valentina Tarallo, la ricercatrice italiana uccisa a sprangate a Ginevra
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L’11 aprile del 2016 a Ginevra aveva ucciso a sprangate Valentina Tarallo, ricercatrice originaria di Orta Nova, nel Foggiano: ora un uomo di 43 anni accusato dell’omicidio della 28enne è stato arrestato in Senegal, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. Valentina Tarallo viveva a La Loggia, in provincia di Torino. Dopo la laurea in Biotecnologie si era trasferita a Ginevra per iniziare la carriera di ricercatrice nell’ospedale universitario dove si occupava dello studio di una cura per le malattie rare. Proprio nella città svizzera aveva conosciuto il 43enne senegalese con cui aveva intrecciato una relazione. A causa della gelosia eccessiva, la ragazza lo aveva lasciato: la sera dell’11 aprile del 2016 l’uomo aveva aspettato la ricercatrice sotto casa in Avenue de la Croisette, vicino all’ospedale in cui lavorava e l’aveva colpita più volte con una spranga, uccidendola. A nulla erano valsi i soccorsi di un collega della vittima, intervenuto poco dopo. L’assassino era scappato su un bus, ripreso dalle telecamere di sorveglianza.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il 43enne aveva vissuto anche in Italia, doveva aveva sposato un’italiana che lo aveva denunciato per maltrattamenti. Poi nel 2014 era stato espulso dal Paese ed era andato a vivere in Svizzera, dove aveva conosciuto la ricercatrice. Dal 2016 l’uomo era sempre riuscito a sfuggire cambiando diverse identità, ma le sue impronte erano state ritrovate sulla spranga utilizzata per colpire la giovane: dopo sette anni di ricerche è stato arrestato alla periferia di Dakar.

Nell’immagine: i funerali di Valentina Tarallo

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