Stupisce e può stupire la tempistica e i modi”. L’unica frase che trasuda insofferenza, Licia Ronzulli la inserisce in mezzo a un fiume di smentite. Nei giorni scorsi Silvio Berlusconi, pare su input della compagna Marta Fascina, ha nominato Paolo Barelli nuovo capogruppo alla Camera al posto di Alessandro Cattaneo, considerato vicino a Ronzulli. Che è stata confermata come presidente dei senatori, ma lascerà l’incarico di coordinatrice in Lombardia. Il ruolo di guida di Forza Italia nella regione epicentro dell’epopea forzista va ad Alessandro Sorte, che insieme a Fascina è stato tra i grandi manovratori per l’operazione di ricambio. Un giro di vite che ha portato vari quotidiani a ipotizzare addirittura una scissione.

“Chiariamo, non c’è nessuna corrente. Leggo di correnti ronzulliane, di deputati e senatori vicini a me. Sono in questo partito da venti anni ed è ovvio che ci siano persone più o meno vicine, ma umanamente, non certo politicamente. La linea politica in Forza Italia è una sola e la dà il presidente Berlusconi, parlare di correnti è stupido così come è stupido parlare di scissione. Chi conosce la politica sa che solo nell’unità si possono fare le cose. Forza Italia deve restare compatta. Stupisce e può stupire la tempistica e i modi“, ha detto Ronzulli, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. “Per quanto riguarda il mio collega Alessandro Cattaneo, la linea a noi l’ha sempre data Berlusconi, sappiamo che Alessandro dovrà dare una grande mano alla riorganizzazione del partito. Io sono certa che saprà dare un grande impulso al partito e tornare a farlo crescere. Registro un sondaggio di questa mattina dove Forza Italia ha un trend in crescita e viene fotografata all’8,5%. Credo che essere arrivati così con un trend in crescita significa avere lavorato molto bene”, ha continuano la capogruppo al Senato.

A Ronzulli, secondo Repubblica, sarebbe una telefonata da Matteo Renzi. “Questa cosa di Renzi che mi ha chiamato l’ho letta come voi sui giornali, ma non mi risulta, la telefonata non c’è stata. Poi per il resto vedremo”. In che senso poi vedremo? Ronzulli valuta davvero di andare in Italia viva: “Il dialogo c’è sempre – risponde lei – le aule parlamentari sono fatte apposta per il dialogo. Ma da lì ad avere un titolo come quello di stamattina onestamente non capisco neanche da dove arrivi”. Ma è vero che il posto di Ronzulli era stato offerto a Maurizio Gasparri? “No, io faccio la mia parte io non ho nulla da chiedere”, dice l’ex ministro a Un Giorno da Pecora. Senza poi risparmiare una critica a Ronzulli: “A me è successo almeno 150 volte di cambiare incarico e ruolo, è normale che in politica ogni tanto vi sia una riallocazione delle risorse umane”.

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