Più di 3mila persone hanno partecipato alla manifestazione di Milano per la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Al grido di “Il corpo è mio e lo gestisco io”, il corteo organizzato dai collettivi studenteschi milanesi e dal movimento transfemminista Non una di meno ha percorso le vie del centro cittadino per manifestare contro la violenza maschile sulle donne e di genere. Alcune azioni dimostrative, con fumogeni e striscioni, sono state messe in atto nei pressi di alcune sedi come quella di Confindustria, dell’anagrafe del Comune di Milano e della società A2a. Un 8 marzo diverso dal passato: per la prima volta in Italia due donne sono a capo dei due principali partiti nazionali, una delle quali, Giorgia Meloni, è anche presidente del Consiglio. Ma tra le giovani manifestanti sono tante le critiche rivolte alla leader di Fratelli d’Italia: “Il fatto di essere donna non è sinonimo di essere femminista, puoi essere donna ed essere anche ambasciatrice del patriarcato”, spiega una giovane. Per molte la speranza, invece, viene riposta sulla nuova segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein: “Da lei ci aspettiamo tanto, speriamo”, commenta un’altra ragazza presente al corteo.

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L’8 marzo non è la festa della donna: oggi è un giorno di riflessione per tutti

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8 marzo, le donne al comando delle istituzioni internazionali? Solo il 12% dal 1945 a oggi

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