Il mondo FQ

Mazzette in Ue, i magistrati belgi chiedono di interrogare la commercialista Bellini a Bruxelles. Ma non hanno fornito motivazioni

Bellini, prelevata dalla Guardia di Finanza mentre si trovava nel suo studio il 18 gennaio scorso e tutt'ora agli arresti domiciliari su mandato europeo, è considerata dagli uomini guidati dal giudice Michel Claise come colei che, con la necessità di limitare la circolazione di soldi in contanti versati da Marocco e Qatar, era "l'artefice della rete di riciclaggio" in seno al Parlamento europeo
Commenti

I magistrati che indagano sul presunto giro di mazzette in Unione europea hanno richiesto di poter interrogare in Belgio la commercialista della famiglia Panzeri, Rossana Bellini. Ma non hanno fornito alcuna motivazione sul perché questo sia necessario. A renderlo noto è la Corte d’Appello di Milano nell’ordinanza, inoltrata ai giudici di Bruxelles, con la quale chiede chiarimenti sulla finalità della consegna richiesta. Ordinanza depositata e trasmessa in vista dell’udienza del 9 febbraio davanti alla Corte milanese.

Bellini, prelevata dalla Guardia di Finanza mentre si trovava nel suo studio il 18 gennaio scorso e tutt’ora agli arresti domiciliari su mandato europeo, è considerata dagli uomini guidati dal giudice Michel Claise come colei che, con la necessità di limitare la circolazione di soldi in contanti versati da Marocco e Qatar, era “l’artefice della rete di riciclaggio” in seno al Parlamento europeo perché capace di dare una “parvenza di legalità” al presunto sistema corruttivo, commettendo illeciti “fino al 26 dicembre scorso”, oltre due settimane dopo gli arresti delle prime quattro persone coinvolte nell’affaire.

Questo non basta, però, a giustificare la richiesta arrivata a Milano da Bruxelles, con i magistrati belgi che dovranno quindi fornire motivazioni precise che spieghino la necessità di trasferire la donna nel Paese nordeuropeo per essere ascoltata. A carico di Bellini, da quanto si è appreso, l’autorità giudiziaria del Belgio ha emesso un mandato d’arresto europeo per finalità istruttorie, ossia per ascoltarla a verbale. L’Italia, quindi, l’ha arrestata e dovrebbe consegnarla perché i magistrati belgi vorrebbero sentirla.

Nell’ordinanza, nella quale i giudici italiani si richiamano in particolare ad una sentenza recente della Cassazione, si fa presente, però, che esistono altri strumenti per finalità istruttorie, come le rogatorie, senza dover passare per un arresto e una consegna. Allo stato, per la Corte gli atti pervenuti “non soddisfano” le esigenze richieste dalle procedure del mandato d’arresto europeo e in più i giudici chiedono anche che il Belgio chiarisca in quale “struttura carceraria” vorrebbe collocare Bellini.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione