“Non so nulla di questa richiesta, nessuno me lo ha mai detto. È talmente ovvia che è assurdo il non sottoscriverla. Non ha senso non sottoscriverla”. A parlare è Attilio Fontana, intervistato da Peter Gomez. Il riferimento è all’appello “Parlate di mafia” di Wikimafia, rivolto a tutte le candidate e a tutti i candidati per la Regione Lombardia, che impegna i politici a rispettare alcuni punti (parlare di questione morale, rendere pubblici i propri finanziatori già in campagna elettorale, lavorare per impedire alla Regione di intrattenere rapporti economici con società offshore e così via). La call to action è stata firmata da 144 candidati del centrosinistra, 22 dal Terzo Polo, 14 da Unione Popolare e solo da tre del centrodestra. Fontana, durante l’intervista, sostiene di non aver ricevuto nessun invito. L’associazione Wikimafia, tuttavia, ha fatto sapere di aver inviato una mail al presidente – all’indirizzo istituzionale – lo scorso 3 gennaio. Wikimafia, inoltre, sostiene di aver taggato più volte i canali ufficiali di Fontana, fatto che “non sarà sfuggito al suo staff social”.

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