Ancora licenziamenti di massa nelle aziende tecnologiche. Sulla scia dei 200mila lavoratori lasciati a casa dalle Big Tech nell’ultimo anno, anche il gigante tedesco del software Sap ha dichiarato di voler tagliare migliaia di posti di lavoro nel tentativo di ristrutturare l’azienda e aumentare la redditività. L’azienda ha comunicato il 26 gennaio che prevede di licenziare 3.000 dipendenti, pari a circa il 2,5% della forza lavoro. La mossa ridurrà i costi annuali di circa 350 milioni di euro, ha dichiarato il gruppo. I licenziamenti arrivano dopo che Sap ha registrato nel quarto trimestre un aumento del 30% dei ricavi della divisione cloud, grazie alla forte domanda di software registrata dal mercato.

L’effetto di abbattimento dei costi annuali avrà effetto soprattutto a partire dal 2024, come dichiarato dal direttore finanziario Luka Mucic: “Ci aspettiamo un impatto moderato per il 2023, e uno più pronunciato nel 2024 – ha specificato nel corso di una call con i giornalisti – per un totale di 350 milioni di euro risparmiati”. In Germania, il Paese dove Sap ha la sede, il gruppo taglierà poco più di 200 posti di lavoro. Inoltre, l’azienda di Walldorf ha messo sul mercato la sua filiale statunitense per le ricerche di mercato Qualtrics. Secondo l’amministratore delegato del gruppo, Christian Klein, anche questa mossa fa parte della strategia della multinazionale di aumentare la redditività nei prossimi anni. “La vendita comporterebbe un guadagno una tantum piuttosto significativo”, ha spiegato Mucic.

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